Sequestrati 21mila ricci di mare sotto misura e 35 vasetti di polpa: è il risultato di un’azione di contrasto al prelievo ed alla commercializzazione illegale condotta dall’Ispettorato di Cagliari del Corpo forestale.
L’operazione, su scala regionale, è stata eseguita dalle basi navali di Cagliari e Villasimius con controlli a tappeto a Cagliari ed hinterland nei diversi banchi di vendita stradali. sono stati controllati i banchi al Poetto, in viale Colombo, ad Is Mirrionis, al Margine Rosso a Quartu Sant’Elena, a Capoterra, Sarroch, Arbus, Villasimius e Muravera. Verifiche anche nei mercati civici cagliaritani di San Benedetto e di via Quirra. Controlli anche a mare, nelle zone del golfo di Cagliari dove è più intensa l’attività di prelievo prevalentemente concentrata nello specchio d’acqua interdetto alla pesca antistante l’impianto industriale di Sarroch. I controlli hanno riguardato, oltre che la verifica del titolo da parte dei pescatori professionisti di prelievo e commercializzazione dei ricci, anche la verifica sulla tracciabilità del pescato, sul rispetto delle norme sul confezionamento e conservazione alimenti (invasettamento illegale della polpa).
Sono state contestate quattro sanzioni amministrative (prevalentemente pescatori professionisti) per complessivi 26mila euro per avere prelevato 21.000 ricci sotto misura, che, ancora vivi, sono stati sottoposti e sequestro e reimmessi in mare, e due sanzioni amministrative, oltre al sequestro di 35 vasetti di polpa di riccio, per violazioni nella conservazione, confezionamento e tracciabilità con sanzioni complessive per 18 mila euro.
Il comportamento predatorio sulla risorsa naturale e la mancanza di rispetto per i consumatori non sono comportamenti dei soli pescatori abusivi. Infatti, alcuni dei trasgressori sono titolari di concessioni di comunali per la vendita in spazi comunali e saranno segnalati per la revoca del permesso. Si fa appello anche al consumo responsabile, non solo evitando i banchetti abusivi, ma anche presso le strutture autorizzate: è indispensabile rifiutare non solo la polpa di riccio invasettata senza etichettatura, ma anche i ricci pescati sotto la misura minima di cinque centimetri, aculei esclusi. Si eviterà di consumare un prodotto totalmente privo di requisiti di sicurezza alimentare e si contribuirà al sostegno della biodiversità. (red)
(admaioramedia.it)