L’indagine “A kentannos”, realizzata dall’Eurispes, con il contributo della Regione, che aveva come finalità la rilevazione dell’immagine complessiva del territorio nel percepito degli italiani, è stata classificata anche con parametri generazionali.
Il 57% degli intervistati appartenenti alla generazione dei Millennials (dai 18 ai 34 anni) non si è mai recato in Sardegna. Il 33,9% di coloro che l’hanno visitata ci sono stati una sola volta, il 24,1% due ed il 23,2% più di cinque, quasi tutti in vacanza: soltanto l’8% e il 6,3% rispettivamente per visitare parenti ed amici e per motivi di lavoro. Per loro la Sardegna è innanzitutto mare (23,9%) e paesaggio (22,8%). I Millennials attribuiscono una forte personalità alla Sardegna, descrivendola come una terra “bellissima”, “profumata”, “indimenticabile”, “rilassante”, “divertente” “incontaminata” e “accogliente”. Non mancano mancano, tuttavia, alcune connotazioni negative relative alla localizzazione e modalità di svolgimento dell’attività turistica. Per esempio, “costosa”, che ha un peso del 3,1% delle risposte, poi “lontana”, “caotica” e “carente”. Ma anche riferite alla sua personalità: “fredda”, “chiusa” e “invidiosa”. L’immagine turistica che hanno della Sardegna è relativa al Nord dell’Isola ed in particolare alla Costa Smeralda, La Maddalena, Olbia, Stintino e Alghero. Le attrattive sono innanzitutto balneari, relative a località note (Porto Cervo, Porto Rotondo, Arcipelago de La Maddalena, Stintino e Villasimius e più genericamente spiagge bianche), seguite dai nuraghi, dalle sagre e dall’intrattenimento.
Il 52,9% degli intervistati della Generazione Z (dai 35 ai 54 anni) è stato in Sardegna almeno una volta (33,2%), due (26,9%), cinque e più volte (19,1%). Le motivazioni principali sono le vacanze (70,5%), il lavoro (12,4%) e la visita a parenti ed amici (9,3%). Da ciò deriva un’elevata stagionalità delle visite nei mesi estivi e nei mesi spalla (giugno e settembre). L’immagine percepita rimanda alla sua bellezza, alle coste e alle spiagge bianche e alla distanza, ma anche all’accoglienza e all’essere selvaggia e rilassante, naturale e pulita. La percezione è negativa per ciò che concerne i collegamenti per raggiungerla, il livello di sviluppo dell’industria e il livello dell’innovazione tecnologica. L’immagine turistica della Sardegna, anche per la Generazione X, è ancorata soprattutto a mare, coste e spiagge. A differenza dei Millennials, questa fascia d’età esprime una maggiore conoscenza della regione, in base alla quale, accanto alle note località del Nord, troviamo anche Tortolì, Caprera, Sassari, Isola Rossa fino a Cagliari e Santa Margherita di Pula.
La maggioranza degli Over 55 (divisi tra Baby boomers, ovvero 55-72enni, e Seniors, over 72) non è mai stata in Sardegna (56,6%). Il 43,4% di coloro che l’hanno visitata ci sono stati almeno una e due volte (rispettivamente 29,7% e 28,6%), il 17,8% più di cinque volte e il 15,7% più di tre volte. Le motivazioni sono pressoché di vacanza (73%) e visita a parenti ed amici (11,3%), come dimostra l’elevata stagionalità dei flussi. Il 96% circa delle persone ha visitato la Sardegna nei mesi estivi da giugno a settembre, con la massima concentrazione a luglio e agosto. Per gli Over 55, la Sardegna è innanzitutto mare, spiagge bianche, colori e bellezza dei paesaggi. I punti di debolezza sono gli stessi per tutte le generazioni ma, con l’aumentare dell’età, la percezione del costo aumenta, così per il 60,3% è una debolezza, rispetto al 56,1% della Generazione X e al 53,3% dei Millennials.
L’analisi delinea un’immagine complessiva positiva basata principalmente su aspetti cognitivi, che non si discosta significativamente dalla realtà, seppure ne enfatizzi soltanto alcuni aspetti, come ad esempio la vocazione turistica e ne minimizzi altri, come lo sviluppo tecnologico. Esistono, tuttavia, delle differenze che emergono secondo le diverse fasce d’età e che possono rappresentare informazioni utili per definire azioni correttive e di rafforzamento dell’immagine della Sardegna. (red)
(admaioramedia.it)