A metà luglio scorso, durante un incontro con Silvio Berlusconi, Ugo Cappellacci gli aveva consegnato la lettera di dimissioni da coordinatore regionale di Forza Italia: “Caro Presidente – aveva scritto il neo deputato azzurro – sento il dovere di fare qualcosa di più per te e sento il dovere di farlo in quello che probabilmente è uno dei momenti di maggiore difficoltà degli ultimi anni. …consapevole che in questo percorso il rinnovamento sia vitale e non differibile, rimetto nelle tue mani, con effetto immediato, la mia carica”.
Nei due mesi trascorsi, la nomina del successore dell’ex Governatore era stata data più volte come imminente ed i nomi della ‘lotteria azzurra’ erano stati i soliti: il deputato Pietro Pittalis, il consigliere regionale Giuseppe Fasolino, il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi. Poi, considerato il silenzio del presidente Berlusconi e la fuga in avanti di chi ambiva a diventare coordinatore, il chiarimento di Cappellacci sulla sua pagina Facebook: “La mia decisione di rimettere il mandato è irrevocabile e non è suscettibile di ripensamenti o dubbi. È una decisione ponderata e nello stesso tempo vuole essere un atto di generosità verso il mio partito finalizzato a dare allo stesso una possibilità di rinnovamento e ricambio. Naturalmente, resto al mio posto di coordinatore sino al momento in cui verrà individuato il mio successore”.
Questi passaggi hanno creato ulteriore malumore nel gruppo consiliare di Forza Italia, tanto che i consiglieri hanno deciso di prendere posizione ufficialmente, chiedendo anche un incontro urgente con Berlusconi: “In vista dei prossimi e imminenti appuntamenti elettorali, i consiglieri regionali di Forza Italia manifestano un forte disappunto e una grande preoccupazione determinati dalla mancata nomina del nuovo coordinatore regionale del partito“, hanno scritto Alessandra Zedda, Oscar Cherchi, Stefano Coinu, Giuseppe Fasolino, Antonello Peru, Alberto Randazzo, Marco Tedde, Edoardo Tocco e Stefano Tunis.
Una nomina ritenuta indispensabile e improcrastinabile “per rappresentare la posizione del partito, in Sardegna, in ordine alle possibili alleanze, ai contenuti programmatici e per dare una voce univoca in merito agli accordi in seno alla futura coalizione di centro-destra. La situazione di stallo sta provocando disorientamento e smarrimento degli elettori, degli eletti e dei simpatizzanti, con la seria possibilità di defezioni e abbandoni”.
Due parole di ‘buona uscita’ anche per Cappellacci (“Il Coordinatore regionale dimissionario ha rappresentato, sino ad oggi, un corso importante per Forza Italia”), ma sopratutto l’esigenza di cambiare pagina: “Il Gruppo consiliare regionale ritiene, all’unanimità, che sia indispensabile, nell’immediato, una nuova guida che interpreti e rappresenti la realtà venutasi a creare dopo le elezioni nazionali dello scorso mese di marzo. Si intende, senza indugiare ulteriormente, dare inizio a un nuovo corso del partito in Sardegna per dare risposte concrete e in linea con le esigenze e le aspettative dei propri elettori e di tutti i Sardi. Ritengono che ad avviare il dialogo con gli alleati della coalizione di centro-destra, in vista delle prossime elezioni regionali, debba essere proprio il nuovo Coordinatore”. (red)
(admaioramedia.it)