Chi scrive questa lettera è un genitore in apprensione, che, ad oggi 14 settembre, non sa ancora quale sarà il destino scolastico del proprio figlio.
Quel figlio che, insieme ad altri studenti, ha compiuto una scelta ponderata attentamente, dopo il diploma di scuola media, che è stata formalizzata con l’iscrizione al Liceo Classico di Ozieri. Il percorso inizia a manifestarsi tortuoso, quando, a pochi mesi dalla fine dell’anno scolastico, i genitori sono stati convocati dal preside di suddetta scuola, per essere messi al corrente delle difficoltà che si stavano palesando, dovute al non raggiungimento dei parametri imposti a livello nazionale. Quindi, è stata spiegata la prassi che si segue, chiedendo una deroga, com’è avvenuto in precedenza, viste le criticità che annualmente si presentano per ovvie ragioni, nella formazione delle classi. Il preside e i docenti hanno manifestato il loro ottimismo, possiamo dire che ci siamo supportati a vicenda, vista l’importanza di tenere aperta un’istituzione scolastica di prestigio come il Liceo Classico di Ozieri e di dare l’opportunità ai nostri figli di compiere questo impegnativo percorso scolastico.
Purtroppo, i tempi previsti per una risposta, sia pure in negativo, dall’Ufficio scolastico sono stati ampiamente disattesi, con grande preoccupazione dei genitori, dei ragazzi e anche del preside e dei docenti che sono sempre stati molto disponibili nel supportarci e nell’incoraggiarci alla pazienza e alla tolleranza. Ma a pochi giorni dall’inizio della scuola è difficile continuare ad avere tolleranza, ci si sente abbandonati anche dall’Amministrazione comunale, che pare non fosse nemmeno al corrente di questa situazione incresciosa, e che comunque non ha dato risposta nonostante in extremis ci si sia rivolti anche a lei.
Tengo a far presente che fra questi ragazzi ci sono anche situazioni che richiedono maggiore sensibilità, nonché tutela del benessere psicofisico, e purtroppo anche da questo punto di vista è emersa una totale noncuranza. Questa lettera è rivolta agli uffici scolastici preposti, sia a livello provinciale che regionale, da cui attendiamo risposte in questi giorni, ma vuole essere anche una denuncia della situazione disastrosa in cui versano le nostre scuole.
Lucia Comida – Ozieri
(admaioramedia.it)