I 70 anni della nascita dello Statuto Autonomo della Sardegna sono quest’anno il tema centrale delle manifestazioni organizzate per ‘Sa Die de Sa Sardigna’: la Regione ha finanziato i Comuni con 34mila euro per le celebrazioni del 28 aprile, e altri 16mila per le iniziative istituzionali che si svolgeranno a Cagliari.
“Abbiamo per questo motivo coinvolto Comuni, scuole, docenti universitari e storici – ha spiegato l’assessore regionale della Cultura Giuseppe Dessena – per cercare di ripercorrere attraverso manifestazioni e laboratori, i tratti salienti della nascita di un documento di fondamentale importanza per la nostra Regione. In un momento storico così importante e delicato a livello regionale siamo convinti che la nostra identità debba acquisire sempre maggiore forza e valore in tutti gli ambiti della vita della società civile. La conoscenza storica degli avvenimenti politici che hanno caratterizzato la nascita dello Statuto sardo deve essere patrimonio comune di tutti. Nella consapevolezza che la memoria storica costituisce le radici di un popolo, ci stiamo impegnando da tempo perché la trasmissione passi attraverso i giovani e dunque le scuole, perché essi rappresentano il futuro della nostra isola”.
Le celebrazioni del 28 aprile si apriranno a Cagliari, alle 9.30, con la Messa solenne cantata nella Cattedrale di piazza Palazzo. Alle 11, i bambini con le bandiere sarde, accompagnati dai suonatori di launeddas, daranno inizio alle celebrazioni civili a Palazzo Viceregio, dove sono previsti gli interventi di Francesco Pigliaru, presidente della Regione, Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio regionale, Massimo Zedda, sindaco di Cagliari. Quindi, Antonello Angioni parlerà di “Radici storiche e prospettive dell’autonomismo sardo”. In chiusura, sarà cantato il “Procurade ‘e moderare”. Alle 18, all’Exma in via San Lucifero, sono in programma attività culturali e della tradizione come s’istrumpa, il torneo di morra e i suonatori di launeddas. Alle 19.30, inizieranno i balli, mentre alle 20.30 si esibiranno gruppi musicali tradizionali e moderni.
Nell’ambito scolastico, il programma dell’Istituto comprensivo di Santu Lussurgiu coinvolge anche i Comuni di Seneghe, Banarcado e Cuglieri, in gemellaggio con la scuola di Bono: i ragazzi saranno impegnati in rappresentazioni teatrali a tema, percorsi storico-letterari, laboratori, letture di testi sui personaggi storici e illustri della Sardegna, insieme agli insegnanti e alle famiglie. I Comuni impegnati in iniziative per la celebrazione del 28 aprile sono Santu Lussurgiu, Fonni, Santadi, Bono, Gavoi, Silius, Selegas, Calangianus, Uta, Luras e Sardara. Insieme ai cittadini e alle scuole realizzeranno manifestazioni teatrali, storiche e rievocative dei Vespri sardi. (red)
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