L’ospedale Mater Olbia, targato Qatar, rappresenta certamente una grande opportunità per il territorio e per lo sviluppo della sanità sarda, ma i ritardi nell’apertura di questo polo di eccellenza sanitaria (avrebbe dovuto iniziare l’attività nel 2015) pongono nuovi problemi ed incertezze.
“Non è possibile attendere ancora i provvedimenti per dare il via al progetto”, ha detto il vicepresidente della Commissione salute del Consiglio regionale, Edoardo Tocco di Forza Italia. “Siamo ancora in alto mare e non si comprende il motivo di questi ritardi. Il cantiere occupa personale isolano con oltre cento persone l’anno. La clinica potrebbe avere ricadute positive sull’occupazione con 600 nuovi operatori e altri dipendenti legati all’indotto. L’auspicio è che, con la parificazione di tutte le altre strutture private, possa essere un modello per l’alta professionalità degli operatori con un supporto fondamentale per i piccoli ospedali isolani e consenta di ridurre notevolmente i viaggi della speranza dei pazienti sardi”.
I problemi incontrati nel percorso delle autorizzazioni ne sta rinviando costantemente l’apertura: “Una situazione preoccupante – ha aggiunto Tocco – Occorre avere certezze dalla Regione, con i motivi che stanno portando alla dilazione delle procedure. Dobbiamo mettere i tasselli per accelerare l’avvio dell’ospedale con il via libera alle assunzioni”. (red)
(admaioramedia.it)
2 Comments
Alessandra Becciu
Prima devono completare il disfacimento di tutte le altre strutture
Anna Taccori
Perché la regione non potenzia le strutture periferiche çhe sono le più cercate nel centro sardegna (SORGONO,GHILARZA,ISILI ,ECC.?