“No grazie, niente aperitivo”. Così la segreteria regionale di Federazione sindacati indipendenti (Fsi-Usae) ha declinato l’invito ricevuto dalla direzione dell’Ats Sardegna (azienda sanitaria unica regionale) per l’inaugurazione della nuova sede di Sassari, in programma sabato 13 gennaio.
Il rifiuto a partecipare è stato motivato con il “forte dissenso con la politica socio-sanitaria fin qui attuata e specificatamente al taglio indiscriminato di risorse e strutture a scapito dell’ assistenza primaria e territoriale”.
Con un dettagliato elenco di manchevolezze attribuite all’Ats: “Arbitrariamente ha deciso di congelare i versamenti dei contributi degli iscritti della nostra organizzazione con argomentazioni pretestuose adottate a seguito di una scissione, rivelatasi poi nulla e la fuoriuscita di alcuni dirigenti passati alla Uil; la mancata liquidazione delle code contrattuali, della produttività, dei buoni pasto, rendono il rapporto di lavoro conflittuale e foriero di ben altre situazioni di malessere; l’unilaterale applicazione degli istituti contrattuali, quali ad esempio l’orario di lavoro, la turnistica ecc., senza tener conto dei suggerimenti e delle istanze esposte”. (red)
(admaioramdia.it)