Sarà necessaria una nuova configurazione della struttura dell’ospedale Mater Olbia per adattarla alla nuova rete ospedaliera e potenziare il settore della radio-terapia e consentire alla Sardegna di abbattere le liste d’attesa, riducendo di conseguenza la consistente ‘mobilità passiva’, che ha un’incidenza di oltre 25 milioni annui per il Servizio sanitario regionale. E’ emerso dopo il sopralluogo della Commissione consiliare Sanità nella struttura che la Qatar Foundation sta realizzando ad Olbia, che dopo ha incontrato il management della QF.
Il nuovo assetto del Mater Olbia, che prevede anche una riduzione (da quantificare) dei 242 posti letto complessivi, originariamente assegnati, deve ancora essere formalizzato, ma non dovrebbe comportare lo slittamento dei tempi di completamento del nuovo ospedale. Serve, però, intervenire, ha comunicato il manager della QF, Lucio Rispo, sia sull’adeguamento dell’immobile (per circa 20 milioni) che sulla dotazione tecnologica (per altri 20 milioni): “La parte edilizia dell’intervento è completata per l’81% – ha detto – e contiamo di portarla a termine in tempi molto brevi, mentre per l’accreditamento procederemo per fasi in un percorso che prevediamo di concludere entro il 2018”. Intanto, la QF ha perfezionato accordi con importanti istituzioni nazionali per la gestione della struttura e con centri di ricerca internazionali per dare vita ad un nuovo ‘polo’ di ricerca scientifica che avrà sede al Mater. (red)
(admaioramedia.it)
One Comment
Sabrina
Tutelate i posti letto di riabilitazione cod. 56= pazienti in fase di post acuzie, clinicamente non stabilizzati e con bisogno riabilitativo intensivo! In Sardegna molti ricoveri impropri nelle strutture ospedaliere , producono liste di attesa per gli interventi chirurgici ( vedi post ictus, post frattura femore / protesi d’ anca, post mastectomia, post isterectomia, post intervento cardio e neurochirurgico, etc etc).