Come ogni anno, anche nella stagione 2017-18, il Ministero della Salute e l’Ats hanno messo a disposizione della popolazione il vaccino antinfluenzale, strumento in grado di prevenire nei soggetti sani l’infezione e, spesso, la malattia, e nei soggetti già ammalati le complicanze che derivano dall’infezione virale. Gratuitamente per la ‘popolazione a rischio’, come anziani, soggetti immunodepressi o con patologie pregresse, ma disponibile anche per il resto della popolazione.
Il livello di incidenza dell’influenza sulla popolazione nazionale (dati aggiornati alla seconda settimana del gennaio 2018) è pari a 13,73 casi per mille assistiti. La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un’incidenza pari a circa 30,8 casi per mille assistiti e quella tra 5 e 14 anni pari a 15,9. L’incidenza nei giovani adulti è pari a 13,8 e negli anziani a 7,8 casi per mille assistiti. In Sardegna si registra un’incidenza complessiva pari a 15,44 casi per mille assistiti; di questi 30,26 casi per mille assistiti si registra nella fascia d’età 0 – 4 anni, 26,88 in bambini e adolescenti tra 5 e 14 anni, 9,61 tra i 15 e i 64 anni, e 3,80 per gli adulti oltre i 65 anni.
Per quanto riguarda le forme gravi e complicate, il sistema di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità (Iss) ha rilevato che in tutta Italia dall’inizio della sorveglianza (settembre 2017) sono stati segnalati 140 casi gravi di influenza confermata e 30 decessi. In Sardegna finora sono stati confermati 6 casi gravi e 2 decessi. Dei 140 casi gravi, il 60% dei soggetti colpiti è di sesso maschile, con età media di 61 anni (0-93), l’81% presentavano almeno una condizione di rischio, come diabete, malattie cardiovascolari e malattie respiratorie croniche. Tre casi gravi si sono verificati in donne in stato di gravidanza. Tutti sono stati ricoverati in una Unità di terapia intensiva o sub-intensiva.
L’Ats ricorda che la vaccinazione rimane il principale strumento di prevenzione dell’influenza e che, per chi non si fosse ancora vaccinato e presentasse una condizione di rischio, è importante vaccinarsi, anche adesso. Inoltre, per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, è importante mettere in atto anche misure di protezione personali (non farmacologiche) come per esempio lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici); buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani); isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale; uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari. (red)
(admaioramedia.it)