Dopo una lunga serie di rinvii, finalmente il Consiglio regionale ha finalmente provveduto ad eleggere le cariche interne all’Assemblea regionale sarda. A creare scompiglio la scelta dei due vicepresidenti. Nella maggioranza è stato confermato Eugenio Lai (Sel): poco prima di andare in aula si è consumato lo scontro col Centro democratico che aveva chiesto la carica per il suo consigliere Anna Maria Busia. Durante un incontro di maggioranza, che ha determinato il rinvio dell’ingresso in aula, ha scoperto che le mancavano i voti ed ha deciso di ritirare la sua candidatura.
Il voto, a scrutinio segreto e con una sola preferenza, ha dato un risultato inaspettato, soprattutto per quanto riguarda la minoranza, dove il designato ufficiale del gruppo di Forza Italia, Marco Tedde (13 voti), è stato battuto al collega azzurro Ignazio Locci, che ha preso 21 voti, addirittura due in più di Lai, rieletto, era vicepresidente uscente, con 19 preferenze. Tre voti sono andati comunque a Busia ed uno a Gianfranco Congiu (Partito dei Sardi).
Questo inatteso (ma non troppo) risultato, nel fronte del centrosinistra ha innervosito il deputato del Centro democratico, Roberto Capelli, che, dopo aver perso anche un consigliere regionale (Roberto Desini passato al Partito dei Sardi) si è visto snobbato dai colleghi della maggioranza ed ha perciò comunicato di prendersi una giornata di tempo per decidere sul proseguimento dell’appoggio da parte del suo partito alla Giunta Pigliaru, arrivando a chiedere a Lai di presentare le dimissioni come gesto di dignità.
In casa azzurra, invece, si è consumata una sfida tra il capogruppo Pietro Pittalis, sponsor di Tedde, ed il coordinatore regionale, Ugo Cappellacci. Il primo ha fatto gli auguri a Locci, accusando, però, di aver contravvenuto alle indicazioni del gruppo, attraverso accordi trasversali con parte della maggioranza. Mentre, l’ex Governatore, sulla sua pagina Facebook, ha definito ”un elemento di novità l’elezione di Locci: giovane avvocato, che ha fatto un percorso politico ineccepibile, che lo ha visto amministratore locale prima e poi consigliere regionale, eletto nel Sulcis. Sono certo che saprà svolgere il nuovo ruolo con passione, tensione morale e ideale, con capacità e con il coraggio di fare quella buona politica che non parla di se stessa e si incancrenisce nelle becere beghe di palazzo ma su ciò che accade fuori dal cosiddetto palazzo”.
Eletti (a scrutinio segreto e con due preferenze) anche i tre questori: Fabrizio Anedda (Gruppo Misto) con 28 voti, Alessandro Unali (Gruppo Misto) 25 voti e Giorgio Oppi (Udc) 22, gli ultimi due riconfermati. Mentre l’altro questore uscente, Piermario Manca (Partito dei Sardi), ha avuto 18 preferenze ed anche in questo caso ci sarebbe lo zampino di una fronda interna alla maggioranza. Un voto a testa anche per Cappellacci e Busia, oltre sei schede nulle. Infine, l’elezione del segretario: Daniela Forma (Pd) con 27 voti. Preferenze anche per Michele Cossa dei Riformatori (14), due per Cappellacci e Busia ed una a testa per Anedda, Manca e Roberto Deriu (Pd). (red)
(admaioramedia.it)