“Il bando della Presidenza per la gestione dei fondi comunitari (ma ce ne sarebbero altri analoghi in preparazione da parte di diversi assessorati) prevede contratti Co.Co.Co. di trentasei mesi e coincide con la scadenza dei rapporti di lavoro di altrettanti professionisti, già in forze alla Regione: è un modo per aggirare il blocco delle assunzioni, dal momento che i prescelti, al termine della collaborazione, entrerebbero di diritto nella graduatoria per la stabilizzazione”. Lo ha denunciato il capogruppo dei Riformatori Sardi in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, commentando il bando per l’assunzione di ventiquattro esperti nella gestione dei fondi comunitari, pubblicato nei giorni scorsi dalla Presidenza della Regione, con scadenza il 9 febbraio.
“Se dovessero essere confermate le voci su altri bandi in preparazione, vorrebbe dire che la giunta Pigliaru si appresta a immettere nell’organico della Regione almeno un centinaio di persone, facendole passare dalla ‘porta di servizio’ del contratto a termine in vista di una successiva stabilizzazione – ha aggiunto Dedoni – Ma a preoccupare è anche il rischio che gli esperti possano avere un ruolo determinante nella selezione dei progetti da cofinanziare con le risorse del Fondo sviluppo e coesione, che è quello che andranno a gestire: come può del personale precario, assunto con la promessa di entrare in futuro nella pianta organica regionale, dare quelle garanzie di indipendenza e imparzialità che solo il personale di ruolo può assicurare?”
“La solita doppia morale del centrosinistra, che pretende il massimo del rigore quando sta all’opposizione e che invece è pronto a giustificare qualsiasi cosa quando si trova a governare – ha concluso il Capogruppo – Operazioni del genere sono uno schiaffo ai tanti giovani disoccupati sardi che in numero sempre maggiore si trovano costretti ad emigrare, non solo a causa della crisi ma anche di un comparto pubblico che, nonostante i tanti, troppi proclami che continuano a provenire da ogni parte politica, ancora non riesce a premiare il merito e la professionalità a discapito della disponibilità ad adeguarsi ai voleri del potente di turno o magari dell’appartenenza a questo o quel partito. Su questa e su tutte le altre operazioni simili che l’esecutivo sta portando avanti sottobanco vigileremo con attenzione: non lasceremo che il centrosinistra adoperi la Regione come una sua dependance”. (red)
(admaioramedia.it)