«La maggioranza dei deputati dovrebbe arrossire per la vergogna, compresi tutti quelli eletti in Sardegna.» E’ il commento di Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, al voto che ha respinto un emendamento alla Riforma costituzionale (a favore 98 voti, contrari 366) che avrebbe consentito di intervenire, con effetto retroattivo, per rideterminare, secondo criteri di equità, anche l’assegno pensionistico degli ex parlamentari, compresi quelli che già percepiscono il vitalizio.
«A favore dell’emendamento, proposto dal deputato di Scelta civica, Andrea Mazziotti, hanno votato soltanto i rappresentati di Fratelli d’Italia e del Movimento 5 Stelle – ha ricordato Deidda – Un voto che testimonia l’incapacità di questo Parlamento di dare un segnale e che fa il paio con quello contro la legge, che porta il nome della nostra leader, Giorgia Meloni, per tagliare le pensioni d’oro. Quando si tratta di colpire le pensioni da 1.400 euro sono tutti d’accordo, quando si tratta di colpire i privilegi della casta no.»
«Sarebbe interessante conoscere le motivazioni dei deputati sardi che hanno espresso voto negativo su questo emendamento – ha concluso il Coordinatore di FdI – Rispondendo ai Sardi che li hanno votati del loro operato. Peraltro, anche i nostri numerosi appelli, affinché sottoscrivessero l’impegno a sostenere la legge sul taglio delle pensioni d’oro, era caduto nel vuoto. Un salasso annuale di 250 milioni di euro per 2.450 ‘fortunati’. Anche una piccola decurtazione avrebbe permesso di recuperare delle risorse per aiutare quei cittadini che stanno perdendo il lavoro, la casa e subiscono i costanti tagli che Governo e Regione sta attuando.» (red)
(admaioramedia.it)