Dopo le dimissioni di Ugo Cappellacci, consigliere regionale di Forza Italia, recentemente eletto alla Camera dei deputati, il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha convocato la Giunta per le elezioni per esaminare la documentazione e procedere alla sostituzione del dimissionario: sarà Gianni Lampis di Fratelli d’Italia (consigliere comunale di Arbus e già vicesindaco del centro del Medio Campidano), che ha subito prestato giuramento, il nuovo consigliere regionale del centrodestra in via Roma.
“Avete mai conosciuto un cittadino sardo che nel corso della stessa legislatura ha giurato due volte come consigliere regionale? Quel cittadino sono io. Una legge elettorale truffa ha consentito ad una lista, seppur alleata nella medesima coalizione, che ha preso meno voti di Fratelli d’Italia di avere più rappresentanti di noi”, ha ironizzato il Consigliere 29enne nel suo profilo Facebook, ricordando come, oltre due anni fa, si fosse già seduto nei banchi dell’opposizione consiliare, prima che l’accoglimento del ricorso del candidato dell’Upc ed ex sindaco di Buddusò, Giovanni Satta (attuale consigliere regionale), lo facesse uscire dall’Aula.
“Riparto da dove avevo lasciato – ha detto Lampis – portare la politica fuori dal Palazzo e dare attenzione alle amministrazioni locali e i paesi dell’interno dell’Isola. E ringrazio chi ha saputo tenere fede alla parola data, Cappellacci, che ha dimostrato nei fatti di essere persona ‘onorevole’, rinunciando a un incarico che avrebbe potuto ricoprire per altri mesi”. Il Coordinatore regionale azzurro è l’unico, dei quattro consiglieri regionali eletti al Parlamento nazionale nelle elezioni del 4 marzo (oltre a Cappellacci, Gavino Manca del Pd, Pietro Pittalis di Forza Italia e Christian Solinas del Psdaz), ad essersi già dimesso.
“Si riparte dal Consiglio regionale per continuare un impegno civico e politico che ha bisogno del contributo di tutte quelle persone di buona volontà che come me preferiscono costruire piuttosto che distruggere”, ha concluso Lampis. (red)
(admaioramedia.it)