L’Ente di governo d’ambito della Sardegna (Egas) è l’ente regolatore del servizio idrico integrato regionale, istituito con legge regionale nel 2015.
L’Egas è costituito, attraverso una partecipazione economica, proporzionale al numero degli abitanti, da tutti gli enti locali del territorio regionale. Ma anche dalla Regione. Dal 1° gennaio 2015 è subentrato all’Autorità d’ambito territoriale (Ato), a seguito della sua soppressione. Dovrebbe sovrintendere al servizio idrico integrato regionale, che rappresenta l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue. L’Ente determina e modula le tariffe per l’utenza e provvede all’affidamento del servizio.
Il gestore del servizio idrico integrato dell’ambito regionale, invece, è Abbanoa, affidatario, di tale servizio, grazie alla formula ‘house providing’, che significa gestione in proprio. Una soluzione che evita l’affidamento del bene acqua ad un soggetto privato esterno. L’Ente, pertanto, dovrebbe esercitare su Abbanoa la cosiddetta attività di controllo analogo. Nella realtà, ci sono 28 comuni che hanno ‘ripudiato’ Abbanoa e si gestiscono autonomamente, attraverso un consorzio apposito. Che, a sentir loro, è più efficiente. Di fronte a questo scenario, i cittadini sono confusi ed insofferenti. Ma hanno un’unica certezza: Abbanoa li dissangua. E il servizio non è certo efficiente. Come è ben noto.
Per tornare ad Egas, il cosiddetto Comitato istituzionale d’ambito, l’organo di gestione che è formato da sindaci o loro delegati, si è rinnovato nei suoi elementi, dieci in tutto. Tre sono amministratori della Gallura (Settimo Nizzi, sindaco di Olbia, Fabio Albieri, sindaco di Calangianus, Nicola Muzzu, sindaco di Aggius), tre dell’area di Cagliari (Stefano Delunas, sindaco di Quartu Sant’Elena, Matteo Urru, assessore dei Lavori pubblici di Decimomannu, Giovanni Daga, sindaco di Nuragus), tre dell’Oristanese (Gianfranco Licheri, assessore dell’Ambiente di Oristano, Renzo Ponti, sindaco di Nurachi, Omar Aly Kamel Hassan, sindaco di Modolo) e uno di Nuoro (Andrea Soddu, sindaco di Nuoro). La provincia di Sassari non avrà rappresentanti. Una suddivisione territoriale sicuramente sperequata. Ma tant’è….
Giorgio Fresu (da “Tepilora.info”)
(sardegna.admaioramedia.it)