La nocciola prodotta nell’area del Gennargentu, in particolare a Belvi, Desulo, Aritzo e Tonara e nei paesi limitrofi, è un prodotto di qualità, da secoli essenziale per il settore dolciario tradizionale: basti pensare alla produzione del torrone, dei caschettes, le pastine e altri dolci tipici.
Le amministrazioni locali da tanti anni lavorano ad un rilancio della produzione e ad una sua valorizzazione sul mercato. Da qualche anno la Ferrero, leader a livello mondiale del settore dolciario, ha lanciato il “Progetto Nocciola Italia“, che promuove la coltivazione di noccioleti e garantisce ai produttori un prezzo di acquisto costante per circa vent’anni. Nei giorni scorsi l’Irpinia e regioni come Molise e Basilicata hanno chiuso con l’azienda di Alba gli accordi per sostenere e incentivare la produzione della nocciola nei loro territori. In Sardegna, la Coldiretti regionale ha sempre richiamato l’attenzione sulle opportunità derivanti da un rilancio della produzione delle castagne e delle nocciole e c’era stata qualche proposta in merito, anche di recente in Consiglio regionale, ma la burocrazia regionale, purtroppo, rallenta e blocca tante buone proposte.
Eppure la nocciola del Gennargentu in quanto a qualità non ha nulla da invidiare alle nocciole irpine. Ho preso carta e penna e ho scritto direttamente alla Ferrero, nella persona del suo responsabile del Centro Sud per complimentarmi per il loro progetto, esempio positivo di come i grandi gruppi provati possano e debbano investire sui territori, le filiere e le identità agroalimentari locali, e per richiamare l’attenzione sul prodotto “nocciola del Gennargentu”. La Regione Sardegna dovrebbe aiutare i produttori locali e i comuni a non perdere questa importante occasione di sviluppo sostenibile e di integrazione al reddito. I contratti di rete, flessibili e caratterizzati da meno vincoli rispetto ai consorzi, potrebbero essere gli strumenti più adatti per mettere insieme produttori, guidati da un capofila, tecnici e la Ferrero.
Il Progetto Nocciola Italia può costituire una buona opportunità per la valorizzazione del prodotto, la sua immissioni in nuovi mercati e un sostegno al reddito per gli agricoltori locali: la Sardegna non perda l’occasione.
Daniele Maoddi – Presidente associazione culturale “Nuova prospettiva popolare”
(admaioramedia.it)