Un sussidio economico da 200 a 500 euro per sostenere le persone più bisognose, a patto che queste si inseriscano in un percorso di formazione e reinserimento lavorativo. E’ il Reddito di inclusione sociale, misura straordinaria per la lotta alla povertà introdotta dalla legge 18 dello scorso anno, ribattezzata legge sull’“agiudu torrau”. Finalmente, dopo una lunga attesa la misura dovrebbe finalmente partire. La Giunta ha infatti approvato definitivamente le nuove linee guida che consentono di procedere con l’applicazione della legge 18/2016.
“Con queste modifiche la Giunta accoglie i rilievi e le osservazioni espresse dalla Sesta Commissione del Consiglio Regionale, condivisi con l’ANCI e con l’Alleanza regionale contro le povertà”, ha dichiarato l’assessore della Sanità e delle Politiche Sociali Luigi Arru. “La nostra priorità è sempre stata quella di facilitare il percorso. Ora finalmente partiamo con l’applicazione di una legge che affronta la povertà superando la logica meramente assistenziale e promuovendo l’emancipazione sociale”.
Le nuove linee guida cercano innanzitutto di superare le lentezze burocratiche dovute all’allineamento del REIS con la misura nazionale del SIA (Sussidio di Inclusione attiva), della quale, a regime, verranno utilizzate le stesse piattaforme informatiche. Per superare questo ostacolo, la Giunta ha deciso di considerare il 2017 come un anno di transizione, in cui le risorse verranno trasferite direttamente ai Comuni che stileranno le graduatorie degli aventi diritto.
Altro elemento nuovo è l’inserimento tra i destinatari delle famiglie unipersonali, già incluse nel precedente programma regionale di contrasto delle povertà, e le famiglie di fatto conviventi da sei mesi, di cui almeno un componente sia residente in Sardegna da un periodo non inferiore ai 24 mesi.
Quanto all’entità dei sussidi l’ammontare minimo e massimo è differente da quello nazionale, che va da 80 a 400 euro, e sale da un minimo di 200 a un massimo di 500 euro. Per richiedere l’accesso al REIS è obbligatorio, per chi ha i requisiti, presentare domanda anche per il SIA. L’integrazione e il coordinamento fra le due misure viene realizzato attraverso un ordine di priorità e partendo da una soglia ISEE da 3mila a 6mila euro.
Per il 2017 – ha fatto sepere la Regione – il REIS sarà erogato in danaro e non tramite una carta acquisti come nel SIA, previa stipula da parte del beneficiario di un patto con il Comune dove verrà definito il progetto di inclusione attiva che la persona si impegna a realizzare. Per monitorare le fasi di attuazione del REIS è stato previsto un Tavolo permanente composto dalla Regione, l’ANCI e l’Alleanza contro le povertà. (red)
(admaioramedia.com)