“Non è tollerabile l’atteggiamento del deputato Andrea Mura che con il 96,8% di assenze in parlamento ha dimostrato irresponsabilità e menefreghismo, mancando di rispetto agli italiani che hanno dato fiducia al MoVimento e a tutti i suoi colleghi che non hanno mai smesso di lavorare in Parlamento. Per tale motivo, senza alcuna esitazione, è stato espulso dal Gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle”. Con queste parole nel “Blog delle stelle”, Francesco D’Uva, capogruppo grillino alla Camera dei deputati, ha comunicato il drastico provvedimento contro il velista cagliaritano, punta di diamante dei candidati grillini nelle ultime elezioni Politiche. Niente votazioni in rete, come i pentastellati ci avevano abituato in altre occasioni, questa volta il verdetto è stato preso dal vertice del Movimento, nel quale fino fino ad oggi aveva regnato il motto che “uno vale uno”.
Perciò, è durata poco l’avventura grillina del velista che, proprio ieri, dopo aver provato a smentire le frasi più ‘irritanti’ della sua intervista al quotidiano “La Nuova Sardegna ” (“io faccio politica in barca” e “l’ho detto fin dall’inizio al Movimento che non volevo fare il parlamentare ma il testimonial”), seppure con sospette 48 ore di ritardo, aveva accusato anche il Movimento, che pur avendo “vinto una campagna elettorale durissima anche grazie al mio contributo con circa 60mila voti”, lo aveva “ingiustamente abbandonato in mezzo al mare” e prima del richiesto incontro coi vertici, “per chiarire presto l’intera vicenda”, è arrivato un perentorio cartellino rosso per Andrea Mura.
La reazione al provvedimento del suo ‘selezionatore’ in campagna elettorale è stata addirittura entusiastica: “Mura espulso dal Movimento 5 Stelle: chi non segue le regole va a casa!”, ha scritto Mario Puddu sul suo profilo Facebook. Aggiungendo, “da noi resta solo chi segue le regole. Per chi vuole solo una poltrona non c’è spazio”. (fm)
(admaioramedia.it)