L’invasione di cormorani negli stagni di Cabras e Marceddì continua a creare problemi all’attività dei pescatori del compendio ittico del Sinis.
Secondo il consigliere regionale di Forza Italia, Oscar Cherchi, servono maggiori indennizzi per i danni ed una programmazione nel tempo per ridurre la presenza degli uccelli predatori: “Manca una gestione volta a rilanciare l’ecosostenibilità ambientale, economica e sociale che ruota attorno alle lagune di Marceddì e Cabras, con decine di cooperative impegnate nel settore. I cormorani stanno infatti distruggendo il patrimonio ittico dei siti, con un disastro senza precedenti che ricadono sui pescatori. E’ stata annunciata una politica di abbattimento dei volatili, che stanno divorando prevalentemente anguille, mugilidi e granchi. Non siamo soddisfatti perché non si comprende l’impatto dell’emergenza su uno dei settori trainanti per l’economia dell’Oristanese”.
I danni prodotti dai cormorani non si fermano al solo prelievo diretto dei pesci, ma anche al decremento delle specie ittiche dovuto all’alta mortalità, causata dallo stress dettato dal pericolo dei cormorani: la perdita delle cooperative è stimata in circa 7 milioni di euro: “Non può bastare il solo abbattimento di questi uccelli predatori – ha aggiunto Cherchi – ma occorre aumentare il budget per i pescatori che, costretti a interrompere la loro attività, richiedono risposte atte a mitigare la calamità prodotta da questi volatili acquatici. Nell’ultima finanziaria sono stati stanziati appena 2 milioni di euro, che sembrano inadeguati per contrastare questa devastazione senza precedenti”. (red)
(admaioramedia.it)