L’assessorato dell’Agricoltura ha pubblicato altri dieci nuovi bandi, coperti da 3milioni e 251mila euro, dedicati al comparto Pesca e Acquacoltura. Meno di un mese fa ne erano stati pubblicati altri 15 con una dotazione finanziaria complessiva di oltre 14 milioni. Le risorse – che fanno parte del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), cofinanziato al 50% dall’Unione europea, al 35% dallo Stato e al 15% dalla Regione – sono destinate soprattutto all’acquisto di attrezzature a bordo, alla sostituzione o all’ammodernamento dei motori e per l’avvio delle attività dei nuovi o giovani pescatori. E poi ad interventi di carattere ambientale per garantire la conservazione degli ecosistemi, la formazione e la tutela della salute degli operatori.
“Stiamo seguendo e sostenendo con la dovuta attenzione il comparto pesca sardo, poiché siamo convinti possa esprimere esperienze imprenditoriali importanti che favoriscano il ricambio generazionale, il consolidamento e il miglioramento delle attività già esistenti”, ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura, con delega su Pesca e Acquacoltura, Pier Luigi Caria. “Nell’obiettivo di favorire il superamento delle criticità per il settore dieci giorni fa abbiamo scritto al ministro della Salute Lorenzin per l’apertura, nel porto di Olbia, di un secondo Punto di ispezione frontaliera (PIF) regionale che coadiuvasse le attività di quello già esistente a Cagliari. Lo stesso faremo nei prossimi giorni, sollecitando il ministro del Mipaaf Martina, per rivedere le ripartizioni delle nuove quote di Tonno rosso e Pesce Spada da cui la Sardegna è oggi esclusa”.
Con i suoi 1709 chilometri la Sardegna è la regione d’Italia con la maggiore estensione di coste, il 21,6% del totale nazionale, seguita dalla Sicilia con 1430 chilometri. La nostra è la terza regione italiana per numero di battelli (1292) dopo i 2946 della marineria siciliana e i 1572 della Puglia. Secondo i dati Istat 2016, attualmente lavorano nel comparto pesca sardo 2003 persone, mentre sono 123 gli operatori dell’acquacoltura e 342 gli addetti alla trasformazione.
Negli ultimi 10 mesi il comparto è stato finanziato con ben 22milioni 596mila 275euro. A luglio 2016 infatti 5milioni 288mila 473euro erano già stati assegnati per la selezione delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo (Community Led Local Development – CLLD): dopo un bando regionale si sono costituiti nell’Isola 4 FLAG (Fisheries Local Action Groups, cioè strumenti dello sviluppo locale di tipo partecipativo e riuniscono in partenariati enti locali, operatori, associazioni e portatori di interesse con l’obiettivo di proporre le strategie di sviluppo integrato e sostenibile delle aree costiere, lagunari e marine): Nord Sardegna, Sardegna Orientale, Sardegna Centro-Occidentale, Flag Sud Occidentale.
La prima fase di presentazione delle domande per i nuovi bandi si chiuderà il prossimo 26 maggio, mentre altre due finestre saranno aperte dal 10 luglio all’8 settembre e dal 6 novembre al 29 dicembre 2017. I bandi possono essere consultati al seguente link: goo.gl/9tdd7I. (red)
(admaioramedia.it)