"Not in my house", la richiesta del Presidente della Dinamo ai suoi giocatori e ai tifosi del Pala Serradimigni è stata esaudita dal Banco di Sardegna che ha negato il primo scudetto della sua storia alla Grissin Bon. Ci sono voluti ben tre supplementari, e due 'rigori' sbagliati da Andrea Cinciarini per rimandare il discorso scudetto alla settima e ultima gara della serie.
Il finale: 115-108 di una gara bellissima, intensa ed emozionante. Una Dinamo che ha dato il meglio di se stessa proprio nei tre over time, mettendo la museruola ad una Grissin Bon che ha cercato in tutti i modi di rientrare a casa con il successo. Ci ha provato Della Valle, incredibile dalla linea dei 6,75, lo stesso ha fatto Kaukenas, ma anche Cervi e Cinciarini, tutti tra gli emiliani hanno dato il massimo, ma dall’altra parte la Dinamo non si è mai voluta piegare. Neppure quando, nel primo supplementare, si è trovato sotto di 5 lunghezze. La squadra di Sacchetti ha saputo con saggezza e lucidità giocare con la testa il pallone trovando i canestri… e che canestri. Quelli da tre punti, quelli che sono mancati nelle ultime gare, quelli che hanno realizzato Logan e un incredibile Dyson. Loro due negli ultimi 15’ hanno preso per mano la squadra, prima però c’era stato il duo Sanders-Lawal a imprimere pressione e paura alla difesa ospite. Dyson chirurgico nell’ultimo overtime con le bombe che hanno scavato il solco definitivo.
Bravo coach Meo a saper gestire il gruppo. A far evitare di accumulare falli alle sue 'prime donne' e a mettere in campo elementi come Kadji e Devecchi che hanno lavorato per il gruppo. Una squadra che si è distinta soprattutto per l'intensità difensiva riuscendo a catturare ben 46 rimbalzi. Gara da manuale della pallacanestro, da far vedere e rivedere ai piccoli cestisti d’Italia. L’attacco di Reggio Emilia ha dominato nei tempi regolamentari, ma Sassari si è affidata ad un Lawal in versione Eurolega che ha annichilito gli avversari. Ora tra 48 ore si deciderà lo scudetto. Sassari può fare il colpo. Ora è caricata a mille con Reggio Emilia che, in casa getterà in campo la paura e la voglia di confezionare il miracolo.
L’assenza di Lavrinovic sembra non creare problemi a coach Menetti che, sfrutta anche i centimetri di Pini per mettere in difficoltà la difesa di casa. E’ subito 4-0 per Sassari che cerca subito di alzare l’intensità del gioco. Illusione che dura pochi secondi, il tempo di consentire a Reggio Emilia di prendere le distanze e piazzare un 6-0 che la porta addirittura in testa con Chikoco (6-4 al 2’). Le due squadre si alternano al comando con Sassari che si affida al duo Lawal e Dyson per cercare il primo minibreak (17-13) subito annullato da Polonara e Cinciarini. Lawal è in partita e mette a disagio la difesa ospite che subisce un nuovo allungo (24-18). La Dinamo ci crede e chiude il quarto in testa sul 24-20. Al secondo intertempo subito Brooks che firma il massimo vantaggio per i padroni di casa (27-20). Menetti chiama il time out e ci pensa uno scatenato Amedeo Della Valle dalla linea dei 6,75 a rimettere le cose a posto. Pini poi, messo in campo per dare una mano a Cervi sotto le plance, trova i canestri del pareggio e del vantaggio per Reggio (31 pari e 33-31). Sassari è colpita mentre la Grissin Bon prova a battere il ferro finchè è caldo. Pini e Della Valle sono imprendibili (41-35). Sassari litiga dalla distanza e dalla lunetta. Solo nel finale Dyson e Sanders riequilibrano le distanze mandando le due squadre negli spogliatoi sul 43 pari.
Inizia forte la Dinamo il terzo periodo. Dyson e Lawal fanno impazzire la difesa ospite piazzando un break di 5-0 (48-43 al 23’). Logan, finalmente mette dentro la prima tripla dell’incontro. La guardia di Chicago firma il 51-45. Ma come spesso è accaduto nella serie contro gli emiliani. Inesorabile per Sassari arriva la risposta della Grissin Bon che riduce con Cinciarini da tre e Kaukenas (53-52) e passa in testa sempre con Kaukenas 54-53. E’ lui che si scuote dal torpore che l’aveva bloccato nei primi due quarti e mette in difficoltà Sassari. Meo Sacchetti chiede più intensità difensiva, ma nel frattempo i suoi, finalmente trovano le bombe. Con Logan e con Sosa anche se l’ultimo atto del terzo periodo arriva da Silins che firma il 64-63 con il quale si chiude la frazione.
Ultimo periodo sconsigliato ai deboli di cuore. Le due squadre si alternano al comando e nessuna osa. Nell’ultimo giro di cronometro, praticamente accade di tutto. Sul 78-78 la palla è di Sassari, ma Dyson su un tentativo di penetrazione viene fischiato un fallo inesistente (Brooks aveva anche segnato), sul capovolgimento Cinciarini ha la palla che può regalare lo storico scudetto a Reggio, ma sbaglia e tutto viene rimandato ai supplementari (78-78). La tensione aumenta nell’over time, soprattutto da parte dei 5mila (e più) del PalaSerradimigni. Punto a punto con le due formazioni che si alternano nel mettere la testa avanti. Kaukenas è scatenato. Suoi e di Polonara i canestri che a 47" dalla sirena sembra poter mettere fine alla contesa (90-85). Logan sornione d’improvviso si scuote e arrivano una tripla e una schiacciata da parte della guardia di Chicago che fissa il punteggio sul 90-90 con Cinciarini che a 2 secondi abbondanti dalla fine ha tra le mani la palla della beffa per Sassari, ma ancora una volta la sbaglia.
Si riparte e, stavolta è Sassari che allunga il passo arrivando a +5 (95-90). Potrebbe essere la svolta, ma Kaukenas accorcia e Lawal si fa fischiare un antisportivo che rovina i piani agli uomini di Meo Sacchetti. Reggio non cede, anzi. Ci pensa Della Valle a trovare da distanza impossibile le triple che permettono alla sua squadra di recuperare e passare in testa (98-97). Nel finale Dyson dalla lunetta potrebbe chiudere, ma fa uno su due e pareggia i conti (98-98) con Della Valle che fallisce l’ultima occasione. Si allunga la gara con il terzo supplementare. Si parte con un 'in ad out' di Dyson da tre, ma questo è il preludio a quello che accadrà dopo pochi secondi. Logan non si distrare e trova la tripla del +3 (101-98). Cervi si avvicina (101-100) ma Dyson confezione una bomba e un canestro dalla media distanza che fa volare Sassari (109-102). Logan nel finale dalla lunetta rimanda tutto alla gara sette di Reggio Emilia e, tra 48 ore sarà scudetto.
DINAMO SASSARI: Dyson 26, Logan 23, Sanders 18, Kadji 6, Lawal 25; Sosa 6, Sacchetti, Brooks 11, Devecchi, Formenti. Allenatore:Sacchetti.
REGGIO EMILIA: Cinciarini 12, Kaukenas 20, Silins 7, Polonara 10, Chikoko 4; Della Valle 25, Cervi 12, Pini 8, Diener 6, Pechackek 3, Rovatti 2. Allenatore: Menetti.
ARBITRI: Ozge Sahin di Messina, Roberto Begnis di Crema e Dino Seghetti di Livorno
Parziali: 24-20; 43-43; 63-64; 78-78; 90-90; 98-98. Tiri da due: Sassari 33 su 51; Reggio 30 su 61. Tiri da tre: Sassari 8 su 28; Reggio 11 su 27. Tiri liberi: Sassari 25 su 37; Reggio 15 su 18. Rimbalzi: Sassari 46; Reggio 42.
(admaioramedia.it in collaborazione con Isola 24 Sport)
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