Tra agosto e settembre, ad Oristano, si erano verificati cinque episodi nei quali erano state prese di mira le abitazioni di cittadini senegalesi e rom: al termine dell’indagine sono stati denunciati tredici giovani oristanesi, tra i quali sei minorenni.
I maggiorenni sono quattro 19enni (S.L., P.A., S.E. e P.S.), il 21enne C.S., il 20enne L.N. , unico con piccoli precedenti, e S.G. di 18 anni. I sei minorenni sono tutti incensurati.
I primi quattro episodi hanno riguardato un immobile ubicato in via Aristana, dove vive una comunità di una ventina di senegalesi, contro il quale, in momenti diversi ed in orari notturni, sono stati lanciati agrumi e sassi che hanno causato il danneggiamento di una tapparella della finestra e lievemente il portoncino. Inoltre, di fronte alla porta di accesso all’abitazione, sono stati fatti esplodere alcuni petardi. Il quinto episodio, invece, ha interessato un rom residente in viale Fondazione Rockefeller.
Le indagini hanno accertato che il movente, comune a tutti gli episodi, sarebbe da ricondurre ad una pratica di moda tra i giovani, denominata “prank” (dall’inglese “scherzo”), consistente nel riunirsi in gruppo e fare scherzi o procurare spavento al fine di trovare gratificazione per la reazione della vittima. I tredici sono stati denunciati per danneggiamento, molestie e lancio pericoloso di oggetti. (red)
(admaioramedia.it)