Stanchezza, nervosismo, delusione e tutti a trattenere il fiato aspettando che l’agonia passi in fretta. E’ quanto aleggia tra i banchi del Consiglio comunale di Olbia che si appresta ad affrontare l’ultimo semestre.
Gli 'spettacoli' offerti nell’aula di Poltu Quadu, a tratti vicini a un’opera buffa, sono diventati quasi una costante. Politicamente la maggioranza vive in un clima di 'rompete le righe' con buona pace di coloro che a maggio eviteranno di stampare santini per le imminenti elezioni.
Negli ultimi anni il Presidente dell’assemblea si è guardato bene dal convocare il Consiglio in 1^ convocazione. La legge parla chiaro: in prima convocazione i voti della maggioranza, validi per l’approvazione dei punti stabiliti nell’ordine del giorno, devono essere 21 più il sindaco, mentre in seconda bastano 14 più il primo cittadino. Con questo stratagemma la maggioranza ha approvato diversi punti di programma. Il più importante, il Piano Mancini, come tutti sanno, fu approvato nel maggio scorso in seconda convocazione con il voto favorevole di soli 14 consiglieri più il sindaco. Il minimo sindacale. Ieri, tra lo stupore di tutti, osservatori e giornalisti compresi, la riunione dell’Assemblea civica è stata convocata in prima convocazione. Nessuno ha capito il perchè, ma conoscendo il presidente Sanna, un motivo doveva esserci. Ebbene, in prima convocazione non si scherza. Se non c’è la maggioranza, si va sotto o non si vota affatto per mancanza del numero legale. E così è stato.
Puntuale come la disgrazia, il governo della città non ha raggiunto il numero minimo per ben tre volte. Due durante l’animata discussione sugli immobili del Comune e la terza in chiusura di seduta quando non si è potuto procedere alla votazione dello spostamento della concessione di un’antenna per la telefonia dal centro abitato alla periferia di San Pantaleo. E’ quest’ultima è persino più clamorosa in quanto maggioranza e opposizione erano pesino d’accordo. Mancanza del numero legale e consiglieri in libera uscita. Erano senz’altro stanchi e logorati dall’andamento del dibattito. Forse dell’antenna di San Pantaleo importava poco ai consiglieri e, dunque, la discussione è stata rinviata alla prossima imminente convocazione che, a meno di piani autolesionisti, verrà programmata in seconda convocazione.
Giusto per dirla tutta, programmare il Consiglio in due convocazioni significa comunque creare spese per l’organizzazione generale. Tecnici, dirigenti, personale di servizio e di supporto devono comune recarsi fisicamente a Poltu Quadu anche in prima convocazione. La loro presenza, ovviamente, ha un costo che però risulta completamente inutile. Come buttare i soldi dalla finestra durante una maestralata e, ovviamente, non sono i consiglieri comunali di maggioranza che non si presentano tatticamente a pagare, ma i soliti cittadini.
Mauro Orrù
(admaioramedia.it in collaborazione con Olbianova)
2 Comments
Michela Cani
Michela Cani liked this on Facebook.
Luigi Gabbianelli
Luigi Gabbianelli liked this on Facebook.