A partire dalle 6 di questa mattina, i militari della Compagnia di Lanusei, di Nuoro e di Jerzu, dello Squadrone eliportato Cacciatori di Abbasanta, coadiuvati da unità cinofile e da un elicottero del Nucleo di Elmas, hanno eseguito, a Barisardo, Villanova Strisaili, Arzana e Lotzorai, sette ordinanze di custodia cautelare del Gip del Tribunale di Lanusei: due arresti, condotti in carcere; tre agli arresti domiciliari; due con obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia giudiziaria; oltre al deferimento di altri 14 persone per rapina e spaccio di ingenti sostanze stupefacenti.
Durante un controllo, nel luglio 2013, dei militari dello Squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna, due persone (originarie di Orgosolo e Villagrande Strisaili) furono sorprese a dialogare in una zona, controllata in quel periodo per la ricerca di un latitante, e trovati in possesso di due scanner ricetrasmittenti, svariate schede sim intestate a soggetti extracomunitari ed un ingente quantitativo di denaro contante di dubbia provenienza, alcuni passamontagna, nastro adesivo e guanti neri in nitrile. Dalla presenza (emersa dall’analisi dei tabulati di traffico telefonici) di alcuni personaggi, considerati di interesse investigativo, nei luoghi dove erano stati commessi alcuni reati, gli investigatori hanno delineato l’esistenza di un sodalizio criminale dedito a diverse attività illecite, in particolare traffico di droga e rapine. A destare particolarmente l’attenzione erano alcuni viaggi improvvisi degli indagati verso la Puglia (in particolare la penisola Salentina), che parevano fatti per il rifornimento di sostanze stupefacenti in grandi quantità, da consegnare poi ai pusher di Muravera, Cagliari, Sassari ed Ogliastra. Ma diventava difficile intercettare la droga, perché veniva piazzata in poche ore ed i viaggi erano sempre improvvisi. Poi, la svolta a marzo 2014, nel porto di Arbatax, quando veniva controllata un’auto ed un autocarro, appena sbarcati da Civitavecchia, e furono rinvenuti vari borsoni contenenti 50 chili di marijuana.
Dall’indagine è emerso che i capi del gruppo erano M.M., 35enne di Lanusei, e R.C., 37 di Villagrande Strisaili, arrestati e rinchiusi in carcere. Poi, facevano parte della banda C.M., francese 35enne, fidanzata di M.M. (con il quale viveva a Barisardo), che partecipava a tutte le attività illecite, ma realizzava anche alcune sue autonome attività illecite. Quindi, C.C., 29 anni di Lanusei, uomo di fiducia di R.C., che si occupava del trasporto della droga e della consegna agli spacciatori di Sassari e San Vito, oltre ad una sua autonoma attività di spaccio; S.T., 38enne di Perdasdefogu, corriere per l’Ogliastra. Altre persone coinvolte sono C.M., 37enne di Lanusei; M.C., 52 anni di Lotzorai, F.P., 25enne di Lanusei, A.L., 36enne, macellaio a Tortolì; P.P., 33 anni di Lanusei. A carico della banda anche la rapina a mano armata, messa a segno l’11 giugno 2014 a Tortolì nella Gioielleria Deiana. (red)
(admaioramedia.it)
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