Il "Comitato Ortobene ultima spiaggia" è composto da cittadini privati che amano talmente tanto la loro città e specialmente la loro montagna che non si sono fermati solo alle parole ma hanno iniziato un percorso di valorizzazione dell’Ortobene che sta dando i primi risultati. Un anno fa, infatti, hanno spontaneamente ripulito le cumbessias della chiesetta di Santa Maria del Monte e i bagni, ripristinato il campo di bocce di Farcana e il sentiero di Mamudine a Sedda Ortai che ancora non è stato inaugurato perché si sta aspettando l’autorizzazione del “M.O. (Monte Orotbene) Maps” l’organismo preposto ad autorizzare la segnaletica.
Il Corpo forestale, infine, ha affidato al Comitato la risistemazione della chiesetta di San Giovanni Gualberto ubicata vicino alla postazione delle antenne per essere riaperta dopo tanti anni alla comunità. Nella sede dell’Apan, il Comitato rappresentato dal presidente Antonio Costa, il vice presidente Enrico Devoto e il direttore dell’Apan, Gian Franco Seddone, in occasione di una conferenza stampa, hanno ripreso in mano l’argomento del futuro dell’albergo Esit, il quale da anni versa in condizioni di degrado e abbandono.
«L’Hotel non deve cambiare destinazione d’uso», hanno rimarcato Costa, Devoto e Seddone. Costa ha evidenziato che il ripristino dell’Hotel costerebbe alla Regione tra i 10 e i 15 milioni di euro: «Finanziamenti che sarebbe impossibile reperire». L’altra soluzione sarebbe quella di affidare il restauro della struttura ricettiva a una cordata di imprenditori, ma prima di concretizzare ciò bisognerebbe valorizzare il Monte che per il suo potenziale in termini di fauna, flora e paesaggio costituisce per la città di Nuoro e il territorio circostante una fonte di ricchezza a cielo aperto.
Seddone ha ribadito il rilancio di Farcana per praticare attività sportive tutto l’anno: «Gli impianti sportivi di questa parte del Monte sono aperti d’estate e abbandonati d’inverno. Ci sono tutte le condizioni per la creazione di una cittadella sportiva se effettivamente venissero completate le strutture, come la copertura della piscina, e si mettesse in funzione l’Ostello della gioventù». Devoto ha posto l’accento su uno studio mirato dell’Ortobene e di un incontro con gli esponenti della Regione affinché si stanzino dei finanziamenti per creare i presupposti di tutto ciò. «Bisogna lavorare sugli attrattori già presenti nelle zone antropizzate del monte, ripristinare la sentieristica e rendere fruibili le strutture ricettive presenti come l’albergo Esit, solo in questo modo possiamo sperare che il turista si fermi nella nostra città e goda della bellezza del nostro monte», hanno sottolineato i tre rappresentanti del Comitato.
(admaioramedia.it in collaborazione con Cronache Nuoresi)
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