Sopravvivere alla scomparsa di un figlio è la prova più dolorosa, quanto innaturale, a cui un genitore possa mai venir sottoposto.
Lo sanno bene, loro malgrado, Corrado e Rossana, i genitori della bimba Amelia Sorrentino, scomparsa lo scorso novembre a causa di alcune complicazioni dopo quello che sembrava un banale ‘mal di pancia’. Eppure, nonostante quel dolore immenso, la loro missione è stata fin da subito quello di riversare tutto l’amore da dare nei confronti del prossimo: così, dopo aver autorizzato l’espianto degli organi per la donazione “affinchè Amelia potesse in qualche modo continuare a vivere attraverso qualcun altro”, hanno dato vita ad un’associazione a scopo benefico che porta il nome della piccola.
Oggi, un gruppo di musicisti sardi si è unito e sotto la sigla di ‘Artisti per Amelia’, proprio ieri ha lanciato sul canale YouTube la canzone “La danza delle briciole”, scritta e diretta dal compositore e produttore DavideStilo, all’anagrafe Davide Zanda. “Quante volte mi sono adirato con Amelia per le briciole fatte cadere sul pavimento – affermava di recente Corrado, il papà della bimba – ma oggi quanto le vorrei, quelle briciole. Perdiamo tempo in cose inutili: successo, medaglie, progetti e ripicche, poi capiamo che la vita è un’altra. E va vissuta senza sprecare neppure un attimo”.
Tra gli artisti coinvolti Alessandro Spedicati, le Balentes, Fabio Useli, Flavio Secchi, Francina, Joe Perrino, Lavinia Viscuso, Manuel Cossu, Manuela Mameli, Mario Ana, Micho P, Mymisses, Momar Gaye, Reverendo Jones, Rossella Rox Camellini, Sergio Piras, Tck. Il video invece è stato realizzato da Luca Matta della “Here I Am”. Tutti, nessuno escluso, hanno messo grande impegno ed attrezzature a disposizione, in un clima di quello che sapeva di un “abbraccio collettivo, un sorriso infinito che univa il viso di tutti, un amore incondizionato per Amelia, per ciò che sta rappresentando e per lo scopo condiviso di aiutare tanti bambini”.
“Ma se alla fine guardi in alto, ti rendi conto di cosa c’è, un palco illuminato dalle stelle che sono briciole sopra di te. E ti ricordano che tu sei al mondo per aiutare chi è più fragile le mani unite in un girotondo e come nelle favole arriva lei cavalca l’unicorno e sale intorno tutto il suo calore e ti racconta che l’amore è possibile in un rifugio di cartone, oltre il confine di una stanza c’è l’infinito nella danza delle Briciole”, alcune strofe del brano per Amelia.
Se è vero, come affermava Bach, che “la musica aiuta a non sentire il silenzio che c’è fuori”, in questo caso sembra possa davvero aiutare a dimenticare, anche solo per un istante, quel silenzio, assordante, che c’è dentro, e a convincere chiunque ascolti che il vero scopo della vita è quello di saper apprezzare la bellezza intrinseca di ogni cosa, anche di quelle ‘briciole sotto al tavolo’.
Laura Pisano
(sardegna.admaioramedia.it)