La non-candidatura annunciata dal futuro ex sindaco 5Stelle Mario Puddu, ormai lanciatissimo per le prossime elezioni regionali, e la contestuale investitura a candidato sindaco grillino alle imminenti elezioni comunali di Assemini di Sabrina Licheri, attuale presidente del Consiglio comunale, hanno scatenato inaspettate reazioni nel mondo pentastellato, a dimostrazione del fatto che quando sollevi una pietra non sai mai cosa puoi trovarci sotto.
Sui social si sono scatenati i difensori d’ufficio del Movimento. Tra i primi, Efisio Mameli, consigliere comunale 5Stelle di Assemini, che su Facebook ha difeso la candidatura della Licheri, asserendo che non sia stata una scelta unilaterale di Puddu, bensì la scelta unanime in una riunione dove erano presenti “circa 40 attivisti”. Immediate anche le reazioni di altri utenti del social, che hanno pesantemente ironizzato sulle modalità con le quali i 5Stelle asseminesi hanno scelto il candidato sindaco, definendo la riunione “carbonara” e, visto il numero dei partecipanti, più simile a una “riunione di condominio” che a una pubblica chiamata a presentare candidature per la carica di sindaco. Hanno anche chiesto, senza ottenere risposta, se la riunione, che ha dato luogo alla votazione, fosse stata in qualche modo pubblicizzata; se fosse stata data evidenza a simpatizzanti e attivisti (che ad Assemini sarebbero oltre 6.000) che nella riunione si sarebbe scelto il candidato sindaco, così da dare l’opportunità a chi avesse voluto di avanzare la propria candidatura; se fossero state rese pubbliche le modalità con le quali si sarebbe proceduto alla votazione; infine, se la votazione fosse stata un evento pubblico e trasparente, in linea con i principi cardine del Movimento. Ma a quanto pare, nulla di tutto ciò è avvenuto.
La scelta della Licheri sarebbe stata semplicemente una soluzione di compromesso tra le due correnti dei consiglieri comunali asseminesi, quella che sostiene la vicesindaca Jessica Mostallino e quella vicina all’assessore all’Urbanistica Gianluca Mandas, ed è stata quindi fatta da un gruppo ristretto di persone con modalità non dissimili da quelle degli altri partiti, secondo logiche di potere interne che niente lasciano alla tanto sbandierata democrazia dal basso, e che a qualcuno hanno ricordato la scelta del candidato sindaco 5Stelle di Quartu Sant’Elena, dove però una parlamentare grillina intervenne ad annullare tutto.
E’ ormai evidente che quei tempi sono passati, e che Mario Puddu e il gruppo dirigente dei 5Stelle sardo possono permettersi questo e altro, come ha dimostrato la spietata eliminazione di ogni dissidenza interna alle scorse Parlamentarie, dove i risultati erano scontati mesi prima delle votazioni sulla piattaforma Rousseau, che fino ad un certificazione da un ente terzo non potranno che essere considerate farlocche.
Interessante, tuttavia, come di fronte alla protervia del consigliere Mameli, qualche attivista di lungo corso gli abbia ricordato – e indirettamente anche al sindaco Puddu – le modalità con le quali alle elezioni del 2013 fu certificata la lista grillina per le elezioni comunali asseminesi e fu scelto il candidato sindaco. Infatti, fu soltanto grazie all’intervento di alcuni attivisti presso lo Staff e Beppe Grillo in persona, nonché per le garanzie fornite da Rita Piano (eletta consigliere comunale, poi espulsa perché in disaccordo con la gestione di Puddu), che la lista grillina poté ricevere in tempo la certificazione da parte del M5S e presentarsi così alle elezioni. E Mario Puddu fu indicato come candidato sindaco soltanto perché, dopo una girandola di nomi, “era l’unico disponibile ed inoccupato”. Tutto pubblicamente confermato da quegli attivisti che allora consentirono a Puddu di presentare la sua lista. Gli stessi attivisti per i quali lui, invece, non spese alcuna parola quando lo Staff non certificò la lista 5Stelle per le regionali del 2014. Il ritratto, realizzato impietosamente da chi possiede la memoria storica del M5S in Sardegna, di un ‘sindaco per caso’, che oggi aspira a diventare il candidato presidente per le prossime elezioni regionali.
Montecristo
(admaioramedia.it)
One Comment
Efisio Mameli
va beh, verità distorte; per chiarire giusto un punto, penso il più importante ossia la partecipazione da parte dei 6000 asseminesi votanti 5 stelle, le porte della associazione sono sempre aperte, alcuni entrano e portano avanti le varie iniziative, altri escono. la porta è sempre aperta, sia in entrata che in uscita. Chiunque può avvicinarsi e proporsi, importante che si faccia con la convinzione di portare avanti il cambiamento proposto dal M5S. ad maiora…