Poco più di un anno fa, esattamente il 21 febbraio 2017, il consigliere comunale di Nuoro, Pierluigi Saiu, aveva chiesto all’Amministrazione comunale chiarimenti sull’ostello della gioventù di Farcana. Un’opera che, dopo quasi 30 anni, non è ancora entrata in funzione.
Nel 1990, la Regione Sardegna affidò l’incarico di progettazione per la realizzazione dell’ostello della gioventù. La struttura, completata nel 2004, oggi è ancora chiusa. Mai utilizzata. Affidata in gestione e mai entrata in funzione. Uno spreco di denaro pubblico che i cittadini nuoresi non hanno mai digerito. Nel 2005, viene fatta la gara per assegnare la struttura e c’è l’aggiudicazione provvisoria. Quella definitiva arriva nel 2012, ma chi se l’era aggiudicata si ritira. Nel 2013, la struttura viene di nuovo messa a bando e aggiudicata l’anno dopo. Il canone è di poco superiore agli 8.000 euro all’anno per 20 anni e dovrà essere corrisposto con interventi alla struttura e l’acquisto di arredi e attrezzature da aggiungersi a quelli esistenti. In altre parole, chi se lo è aggiudicato dovrà eseguire lavori e acquistare arredi per 166.000 euro.
Il 25 febbraio 2015 i gestori della struttura comunicano che l’ostello non è collegato alla rete idrica. Dopo quasi 30 anni e spese che si aggirano intorno al milione di euro ci si rende conto che la struttura non ha l’acqua. È una vergogna che dopo tanti anni un’opera costata circa un milione di euro sia ancora chiusa. Perché? In che condizioni si trova adesso la struttura? Che fine hanno fatto gli arredi acquistati? Dove sono finite le attrezzature che erano dentro l’ostello? Quali sono le condizioni dei solai? La struttura è ancora agibile?
Chiediamo al sindaco Soddu e alla Commissione Lavori pubblici un sopralluogo urgente insieme al dirigente responsabile. Vogliamo capire com’è l’ostello. Da cittadini nuoresi, ne abbiamo diritto. Basta far finta di niente. Sorprende che il Sindaco parli di palestre a cielo aperto, piste ciclabili, campi da calcio, maneggio, Zps, e tante altre cose, bellissime sulla carta. ma sempre e solo annunciate. Intanto l’ostello resta chiuso e mentre loro parlano di nuove opere e grandi progetti, sembrano dimenticarsi dei soldi spesi per opere mai usate. Finite e abbandonate, proprio come l’ostello. Il tempo delle promesse è scaduto. Vogliamo che si inizi a lavorare sul serio per risolvere i tanti problemi del Monte e della città.
Pietro Mureddu – Presidente associazione Salvaguardia Monte Ortobene
(admaioramedia.it)