C’è voluto prima un articolo pubblicato su Ad Maiora Media lo scorso 9 ottobre e poi una lettera del Sindacato autonomo di Polizia , inviata l’11 ottobre da Luca Agati (segretario Sap di Cagliari) al questore di Cagliari, Pierluigi D’Angelo, ed al sindaco di Monastir, Luisa Murru, per ‘convincere’ qualcuno a sgombrare quella specie di ‘discarica’.
Decine di bustoni neri colmi di rifiuti, abbandonati da giorni davanti ai cancelli dell’ex scuola di Polizia penitenziaria di Monastir, diventata ora una struttura di accoglienza per immigrati che ospita gli algerini, che arrivano direttamente nelle coste del Sulcis.
Rifiuti di ogni genere, mischiati tra loro, vetro, organico e residui di cibo, carta, una bicicletta malconcia ed un televisore fuori uso, coi cassonetti colorati, pieni, a fare bella mostra dietro i sacchi. A riprova che della raccolta differenziata nella struttura di Monastir neanche l’ombra. Forse, la struttura destinata all’accoglienza è esentata dagli obblighi ai quali sono sottoposti tutti i cittadini? E le eventuali sanzioni, che il Comune di Monastir dovrebbe applicare, saranno pagate dalla due cooperative che gestiscono la struttura o entreranno di diritto tra i crediti inesigibili?
Alessandro Congia
(admaiormedia.it)