Proseguono le audizioni della Commissione d’inchiesta Moby Prince e dopo l’analisi degli atti giudiziari e la convocazione dei giornalisti che seguirono la vicenda, si è passati ad approfondire il tema dei soccorsi nella fase successiva all’impatto, nella rada del porto di Livorno, tra il traghetto passeggeri e la petroliera Agip Abruzzo, che, il 10 aprile 1991, causò la morte di 140 persone, 30 dei quali sardi.
L’ex direttore ufficio acquisti della Navarma, Florio Pacini, che fu tra gli ultimi a salire sulla nave nel pomeriggio del 10 aprile 1991, ha ricordato “il clima sereno nella nave prima della partenza”, poi si è concentrato sui tempi di sopravvivenza nella Moby, ben più lunghi delle conclusioni cui si è giunti fino ad oggi, e dalla sua analisi, supportata da diversi dati tecnici e foto delle navi coinvolte, ha ipotizzato “un forte impegno operativo dell’equipaggio della Moby per mettere in salvo i passeggeri nelle ore successive l’impatto”. Walter Mattei e Matteo Valli sono gli ormeggiatori che, dopo aver dato l’allarme alla Capitaneria, per primi arrivarono sul luogo dell’incidente, salvando la vita all’unico superstite Alessio Bertrand. Nelle loro testimonianze c’è sempre stato il riferimento alla nebbia, che è ritenuta la probabile causa dell’incidente. In particolare, Valli ha ricordato il momento del salvataggio di Bertrand: “Gridava che erano tutti morti, ma abbiamo seguito comunque la nave nella speranza che qualcuno si fosse buttato, mentre l’incendio divampava”.
“La possibilità di entrare in contatto con versioni anche diverse tra loro – ha detto il presidente della Commissione, il senatore Silvio Lai – è molto importante e utile per arrivare alla verità perché ci consente di esplorare ipotesi non prese in considerazione sino ad ora. Il nostro lavoro prosegue con l’obiettivo di acquisire più elementi possibile e di cercare la verità su quanto accaduto 25 anni fa davanti al porto di Livorno”. (red)
(admaioramedia.it)
2 Comments
Paolina Carta
Paolina Carta liked this on Facebook.
Chris Chris
Chris Chris liked this on Facebook.