Nel descrivere il ruolo della Sardegna nelle grandi civiltà del passato, Massimo Zedda, candidato alla presidenza della Regione Sardegna del Partito democratico (il padrino di questa operazione, come è noto, è l’intramontabile Paolo Fadda), ha affiancato, in piena enfasi storica, l’Isola al “sistema della Magna Grecia”, insieme “alla civiltà nuragica, a quella romana, a quella fenicio punica” (intervista pubblicata dal quotidiano ‘Casteddu online” lo scorso 26 gennaio).
Si tratta di una castroneria frutto delle improvvisazioni storiche del Sindaco di Cagliari. La Magna Grecia è l’area geografica della penisola italiana meridionale che fu anticamente colonizzata dai Greci a partire dall’VIII secolo a.C. La vicenda storica della Magna Grecia, sebbene strettamente legata, va tenuta persino distinta da quella della Sicilia greca. Insomma, se c’è proprio una regione che non c’entra nulla con quella storia è proprio la nostra Isola.
In Sardegna, nella zona di Olbia, ci fu una colonia greca, ma non ha nulla a che fare con la Magna Grecia. Zedda avrebbe potuto chiedere a Settimo Nizzi per evitare figuracce. Purtroppo, gli scivoloni di Zedda, sempre più nervoso malgrado alcuni sondaggi farlocchi, sono ricorrenti e si ripetono ogni volta che il Primo cittadino di Cagliari si trova ad approfondire tematiche che richiedono preparazione, che, evidente, manca all’eterno ‘ragazzo’ di sinistra.
A Zedda, anche dalla sua parte politica, gli si rimprovera di proporre ricette sul lavoro, senza aver lavorato mai un giorno in vita sua, e di parlare di meritocrazia e di laureati, senza alcuna cognizione di causa. Insomma, con la Sardegna dentro la Magna Grecia, Zedda ha spiegato esattamente che cosa intenda con il suo slogan “tutta un’altra storia”.
Misterix
(admaioramedia.it)
2 Comments
Luigi Carta
Non c’è limite al peggio !!!! Se l’ignoranza si sposa con la supponenza e l’arroganza acquisita in anni di potere ( indebitamente facile ? ) non può che generare questi risultati !!! Il voto popolare ,come la livella di Totò ,ridimensionerà tutti e tutto !!!! …..e non manca molto !!!!!
Il Consumatore
Non lo conosco personalmente, il nostro eroe, ma ho saputo che ha usufruito fin da ragazzino dell’amicizia del padre, comunista, con Berlinguer. Per cui il ragazzo è campato sempre di politica, sempre con il riflesso di qualcuno. Quindi mi sembra un pò una specie di Di Maio locale, il quale ha avuto il coraggio di andare nel suo vecchio liceo per ricevere gli onori del corpo insegnante ed amministrativo, solo per il fatto di essere il vice presidente del Consiglio e Ministro del lavoro pur non avendo mai fatto un lavoro vero e professionalmente importante. Purtroppo a Di Maio le lezioni di italiano e di geografia non sono state apprese, (cosi come quelle di storia per Zedda) sia per quanto riguarda i verbi, ed in particolare i congiuntivi, e la geografia. Purtroppo dobbiamo tenerci quello che offrono certi partiti pieni di quaquaraqua.