Dopo aver sentito, nei giorni scorsi, le dichiarazioni dell’assessore regionale dell’Ambiente Spano e del direttore generale Nudda della Protezione civile, ho capito che l’allerta meteo non viene emessa per migliorare l’organizzazione e consentire a Comuni, Province e Regione di fare sistema.
No, viene emessa per scaricare le responsabilità alle Amministrazioni (come sempre), perché i Comuni si dovrebbero organizzare senza soldi, senza mezzi, senza poter spendere e senza poter assumere. Però, si possono guastare gli spazzaneve quando servono, si può finire il sale perché è un evento eccezionale, si può spargere il sale all’ora che si vuole e magari chi passa sulle nostre strade per raggiungere il proprio posto di lavoro può avere la macchina danneggiata e doverla riparare a sue spese.
Non credo ci voglia tanto a far si’ che nelle strade di montagna, dove il ghiaccio (questo non è un evento eccezionale) è presente per almeno due mesi all’anno, l’Anas e le ditte appaltatrici delle strade provinciali facciano passare gli operatori dalle 4 del mattino. Almeno per tutelare i trasporti pubblici e chiunque passi nelle prime ore del mattino, con una strada abbastanza sicura, visto che tutti paghiamo le tasse. Non penso che possa essere considerato uno spreco, anzi sarebbe una tutela per le persone che abitano e vogliono continuare abitare nel centro della Sardegna. Non dimentichiamo, neppure, che sarebbe molto facile mettere in atto tutto ciò con la nostra dimenticata autonomia locale.
Ma ho anche una proposta, che sicuramente farà sorridere chi ricopre ruoli istituzionali molto più importanti e ben pagati del mio. Come sappiamo, nelle zone balneari aprono le caserme delle Forze armate solo nei periodi estivi. Allora, perché non aprire nelle zone di montagna piccole caserme dell’Esercito o dei Vigili del fuoco, con mezzi adeguati, sopratutto funzionanti, e con uomini addestrati per fronteggiare subito l’emergenza e gli eventi eccezionali. Purtroppo, pero’, abbiamo capito la cruda verità, lentamente con le politiche che le Istituzioni centrali stanno attuando (tagli alla sanità, all’istruzione, pesanti carenze nella viabilità) vogliono farci scomparire, vogliono il centro Sardegna vuoto e isolato.
Maurizio Cadau – Vice Sindaco di Belvì
(admaioramedia)