Dopo la segnalazione di alcune agenzia formative, il dubbio sollevato è stato che i Centri per l’impiego selezionassero troppi immigrati richiedenti asilo come partecipanti al bando Lavoras, per la parte che riguarda la formazione delle competenze di giovani da avviare al lavoro in cucina e in sala,
“Un’anomalia nella composizione delle classi dei corsi con rischi sia per la didattica che per il successivo inserimento occupazionale dei partecipanti – avevano sostenuto i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia – Una situazione fuori dalle regole, un’offesa nei confronti dei tanti disoccupati sardi. È solo un intervento ideologico, finalizzato a favorire l’occupazione dei richiedenti asilo, piuttosto che quella dei nostri giovani in difficoltà”.
Ma l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha voluto smentire, snocciolando i numeri: su 738 partecipanti, 70 sono di cittadinanza extraeuropea, con una percentuale di poco superiore al 9%. “Voglio tranquillizzare i consiglieri regionali di FdI che continuano ad avere, e purtroppo a trasmettere, una percezione distorta della realtà, connotata da pericolosi elementi di xenofobia e razzismo: è falso che oltre la metà dei partecipanti ai corsi di formazione di Lavoras siano immigrati e non disoccupati sardi. Sono i numeri a dirlo”.
“Siamo soddisfatti perché le misure di politica attiva del lavoro stanno procedendo secondo il cronoprogramma – ha aggiunto l’Assessore – Siamo già riusciti a costituire le classi e si sta procedendo quindi con celerità. È imminente, tra l’altro, anche la partenza degli assegni formativi per gli ultra 29enni. Si tratta di interventi fondamentali per allineare le competenze professionali dei giovani, migliorarne l’occupabilità e favorire il loro ingresso nel mercato del lavoro”.
Secondo Paolo Truzzu, però, “i dati su Lavoras forniti dall’Assessore sono differenti da quelli in nostro possesso. Forse abbiamo avuto la sfortuna di entrare in contatto con alcune agenzie che si trovano in difficoltà a portare avanti i corsi visto che oltre la meta, e in alcuni casi anche la totalità, dei partecipanti sono immigrati. Inoltre, l’Assessore non spiega se si tratti effettivamente di persone che possono partecipare ai corsi, visto che per essere Neet (Not in education, employment or training, ndr) iscritti a ‘Garanzia giovani’ occorre avere almeno la licenza media, e neanche come sia avvenuta l’attribuzione ai corsi. Più che tranquillizzare noi, l’assessore Mura dovrebbe preoccuparsi di spiegare se le risorse stanziate per impedire la fuga di tanti giovani siano spese correttamente e nel loro reale interesse, perché ad oggi tutti sono convinti del contrario”. (red)
(admaioramedia.it)
One Comment
Salvatore Congiu
Tu pensa prima ai Sardi .