Scuole, uffici postali, caserme dei carabinieri, ora anche le agenzie dell’Inps, in particolare nel quartiere di Sant’Elia a Cagliari, Isili, Giba, Thiesi e Gavoi, dove verranno trasformate, e Pirri, dove sarà chiusa definitivamente. Lo Stato, in una spregiudicata corsa al risparmio, prosegue l’arretramento nei territori periferici.
Con una mozione, alcuni consiglieri regionali del centrodestra, hanno chiesto un intervento del presidente Pigliaru nei confronti del Governo e della Direzione generale nazionale dell’Inps per scongiurare la riduzione della presenza delle agenzie nel territorio: “Una scelta senza logica che non può nemmeno essere giustificata da ragioni di economicità o riduzione dei costi – ha osservato Paolo Truzzu di Fratelli d’Italia, primo firmatario del documento – In alcuni casi, i locali in cui viene erogato il servizio al cittadino, sono messi gratuitamente a disposizione dell’Istituto da parte delle Amministrazioni comunali, come nel caso di Isili e di Cagliari a Sant’Elia”.
Molteplici i danni per i cittadini: “Da un lato, la chiusura e trasformazione in semplici ‘Punti Inps’, determinerà un maggior afflusso degli utenti verso le sedi centrali, con un ulteriore congestionamento delle aree urbane e un peggioramento della qualità del servizio offerto al cittadino – ha aggiunto Truzzu – Dall’altro, saranno notevoli i disagi alla popolazione, con particolare riferimento ad anziani, disabili, pensionati e disoccupati, costretti ad effettuare lunghi spostamenti, in una rete stradale tortuosa o all’utilizzo di un’inefficiente e approssimativa rete di trasporto pubblico locale, per raggiungere i Punti Inps che a differenza delle Agenzie possono non essere aperti tutti i giorni. Sarà così aggravato il disagio delle aree interne, proprio quelle a maggior rischio spopolamento”. (red)
(admaioramedia.it)
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Mibavi1
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