Il progetto della società EP Produzione prevede la riconversione della centrale termoelettrica di Fiumesanto con un sistema a biomassa e gas, considerato un sistema sostenibile in grado di garantire continuità nella produzione e nell’occupazione.
Il progetto prevede la trasformazione di uno dei due gruppi, ora in servizio, in un impianto a biomasse, con un significativo mantenimento dell’occupazione (circa 200 addetti fra diretti e indiretti) ed un abbattimento sostanziale (85%) delle emissioni di anidride carbonica e la società ha anche manifestato interesse a costruire un impianto a metano, in sostituzione del gruppo a carbone, nel momento in cui il metano fosse disponibile con certezza di approvvigionamento e costi.
Secondo la Cisl, però, “occorre fare presto perché entro il 2025 il carbone non potrà più essere utilizzato e il sito deve continuare ad avere un ruolo essenziale anche dopo la cessazione – ha dichiarato Mario Marras, segretario generale Flaei Cisl Sardegna – Sia per il sistema elettrico del territorio, sia per l’intero sistema produttivo come principale polo di produzione di energia elettrica”. “Il percorso di trasformazione dell’impianto deve essere condotto con il coinvolgimento di tutte le parti – ha aggiunto Pier Luigi Ledda, segretario generale Cisl Sassari – Questa trasformazione deve diventare occasione di sviluppo e crescita anche dell’occupazione e portare al territorio i benefici di un rinnovato polo produttivo sostenibile sul piano economico e ambientale”.
La richiesta del Sindacato alla Regione è di attivare il tavolo previsto dal Piano energetico regionale (Pears) ed a sollecitare un confronto con il Ministero dello Sviluppo economico per orientare le scelte politiche e garantire energia sufficiente, economica, rispettosa dell’ambiente e della salute. (red)
(admaioramedia.it)