Dopo lo sbarco domenicale dalla nave olandese Van Amstel di 291 immigrati, la Prefettura di Cagliari ha lanciato ufficialmente il grido d’allarme per il territorio del Cagliaritano: «Con oggi non abbiamo più un posto», ha detto il viceprefetto di Cagliari, Carolina Bellantoni. Ed ha ricordato che proprio nei giorni scorsi, considerato il perdurare dell’emergenza migratoria, è stato emesso un avviso pubblico esplorativo per trovare altre strutture idonee ad ospitare gli immigrati (scadenza il prossimo 11 luglio), da convenzionare in via d’urgenza tramite procedura negoziata: «Altrimenti per il futuro sarebbe molto complesso assicurare l’accoglienza», ha aggiunto il Viceprefetto.
In effetti, 1.649 nuovi ospiti in una settimana sarebbero stati un colpo letale per qualsiasi sistema e quello sardo era già in crisi da tempo. Peraltro, al problema degli adulti, si è aggiunto quello dei minori non accompagnati, che negli ultimi sbarchi sono aumentati in misura considerevole: un centinaio anche nell’ultimo sbarco di domenica. «Il territorio sardo non era attrezzato per un numero così elevato di minori», ha evidenziato il viceprefetto Bellantoni. Perciò, per sopperire alla carenza di centri specializzati, la Prefettura punta sulle richieste di affido da parte delle famiglie sarde, che potendo ospitare qualche minore alleggerirebbero il problema alle Istituzioni. Il consenso a questa ipotesi è nelle mani della magistratura minorile. Dalla nave militare olandese sono scesi soprattutto eritrei (136), egiziani (63) e sudanesi (50): 131 uomini, 58 donne e 102 minori, che sono stati divisi tra la provincia di Cagliari (138), Sassari (88), Nuoro (38) ed Oristano (27).
Al termine degli interrogatori, realizzati dal personale della Polizia, coordinati dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini, e della Guardia di finanza di Cagliari, sono stati anche arrestati cinque presunti scafisti, tutti egiziani, tre dei quali minorenni. L’abituale muro di reticenza che caratterizza questi episodi, questa volta è stato superato facilmente per il risentimento di alcuni immigrati dopo un viaggio di almeno sei giorni, caratterizzato dalla carenza di cibo e di acqua. Hanno contribuito a far individuare sia chi aveva materialmente condotto l’imbarcazione sia chi si era occupato di gestire gli immigrati all’interno della barca, addirittura con vessazioni e violenze. Le testimonianze hanno evidenziato anche che gli ‘scafisti’ avevano ricevuto precise disposizioni da altre persone, probabilmente di nazionalità libica, che, anche durante il viaggio in mare aperto, fornivano ausilio telefonico, ogni volta ci fosse qualche problema anche di natura meccanica. Infatti, il viaggio era stato particolarmente difficile per l’inadeguatezza dell’imbarcazione, infatti l’imbarcazione utilizzata trasportava troppe persone, con un concreto rischio di naufragare. A peggiorare la situazione, la condotta di alcuni degli scafisti con atteggiamenti violenti nei confronti dei passeggeri, arrivando a derubare a bordo un cittadino eritreo di 700 dollari e dei suoi documenti, che poi sono stati distrutti. Oltre ad aver cagionato all’uomo lesioni per 20 giorni di cure.
I cinque, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, visti i gravi indizi di colpevolezza ed il concreto pericolo di fuga (un mese fa due di loro erano già sbarcati nelle coste calabresi) sono stati arrestati ed accompagnati in carcere: i maggiorenni (20 e 18 anni) ad Uta ed i minorenni (tutti 17enni) a Quartucciu. Il capo del gruppo era proprio uno dei tre minorenni, già sbarcato in Calabria lo scorso 25 maggio, che, come hanno raccontato gli immigrati, indicava la rotta al ‘pilota’ e si rendeva protagonista della rapina ai danni dell’eritreo, mentre altri due vigilavano sugli immigrati ed uno era il responsabile tecnico, oltre a controllare un navigatore satellitare gps col percorso del viaggio e la destinazione finale: le coste ioniche della Calabria. (red)
(admaioramedia.it)
15 Comments
webnauta59
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Maria Bonaria Usalla
Carla Lai
Dittelo alla GIUNTA REGIONALE E AL SINDACO ZEDDA
MAGARI INVECE CHE ORGANIZZARE FESTE ESTIVE
PROVEDE AL DISASTRO CHE HA FATTO ASSIEME A RENZI
Antonella Fiori
Purtroppo quel comunista, Cagliari lo ha rieletto!
Carla Lai
Si ma noi siamo di più dei comunisti
UNITI SI PUÒ TUTTO
Antonella Fiori
Carla Lai, me lo auguro perché non se ne può più
Antonietta Fancello
Sa ch’idi ora de lu narrere!!
Antonella Fiori
Bene! Basta bliccare gli sbarchi e mandare fuori dalla Sardegna le cooperative rosse che stanno lucrando su questa invasione sgradita
Antonietta Fancello
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Piero Pisano
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Renato Derudas
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Cry Mameli
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Sonia Maggio
posti i. galera per gli scafisti?
Gio Vanna
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