IMMIGRAZIONE, L’ennesimo arrivo in Sardegna scatena la protesta di politici ed amministratori locali

La notizia che domattina arriverà a Cagliari una nave della Guardia costiera Italiana, Dattilo, che traghetta 931 immigrati, portando a 1.548 gli arrivi in appena 48 ore, ha generato le proteste dell’opposizione di centrodestra, che da mesi insiste nel criticare la politica dell’accoglienza scelta dal Governo Renzi, nel silenzio imbarazzato degli esponenti dei partiti di centrosinistra, che sostengono il presidente Pigliaru. Unico dello schieramento governativo ad aver levato una timida voce contro gli sbarchi indiscriminati nell’Isola: ”Siamo preoccupati e ribadiremo al Governo, con accresciuta forza, la necessità del rigoroso rispetto delle quote a noi assegnate, così come quella di metterci urgentemente nelle condizioni di lavorare a un adeguato progetto di integrazione”.

“Solo un governo folle e pericoloso può inviare altri 930 migranti in Sardegna con un sistema di accoglienza già al collasso – ha commentato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia – Un’operazione che non ha nulla a che fare con lo spirito umanitario: è solo la scappatoia politica di un Governo di eletti da nessuno, succube degli altri partner europei e incapace di avere una politica internazionale degna di questo nome. I migranti subito dopo lo sbarco lasciano i cosiddetti centri di accoglienza per provare a partire con ogni mezzo. Ciò significa causare delle tensioni, che vengono scaricate tutte sulle spalle delle forze dell’ordine, dei volontari, della comunità ospitanti. Questa presunta macchina non funziona, non ha mai funzionato e non solo non risponde a nessun fine umanitario ma pregiudica la sicurezza e l’ordine pubblico in comunità, come quelle della Sardegna, che già affrontano le difficoltà di ogni giorno con pochi mezzi a disposizione”.

Al fianco delle forze dell’ordine si è schierato anche Marcello Orrù: “Siamo dinnanzi ad una situazione ad alto rischio per la sicurezza dei cittadini e per l’ordine pubblico, continuare a sottovalutare e sminuire le proteste del personale delle forze dell’ordine, coinvolto in prima persona nella gestione della cosiddetta accoglienza, è da irresponsabili”, ha detto il consigliere regionale del Psdaz, che nei giorni scorsi aveva manifestato anche la sua solidarietà al sindaco di Aglientu, Antonio Tirotto, che si era ribellato alla decisione di destinare una struttura, che era stata dichiarata inagibile, ad ospitare decine di immigrati, invitando “la Regione a ribellarsi in maniera forte all’arroganza del Governo. Non è ammissibile scaricare un problema cosi grande sulle spalle dei sindaci e dei residenti dei piccoli comuni”.

Intanto, dal presidente dell’Anci Sardegna è arrivato l’invito rivolto al Governo di cambiare linea: “Non si può più attendere passivamente. Possiamo salvarli tutti, ma non possiamo tenerli tutti in Italia”, ha detto Pier Sandro Scano, che chiederà al presidente Anci, Piero Fassino, ed al presidente Pigliaru “di promuovere immediatamente la Conferenza unificata per indurre il Governo ad adottare una politica diversa, basata sulla cooperazione internazionale e sulla gestione continentale dei rimpatri”.

A sostegno della proposta dell’Anci Sardegna, si è schierato Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia: “L’intera politica sull’immigrazione è uno scaricabarile continuo, imposizioni che l’Europa rovescia sull’Italia, Renzi sulla Sardegna e Pigliaru sui Comuni isolani ormai al collasso. Condivido l’allarme del presidente Scano, è a rischio è la tenuta sociale se non si ritrova un po’ di buon senso nella gestione del problema, accogliendo solo chi ha realmente diritto, rimpatriando chi non lo ha e rafforzando la cooperazione internazionale per porre fine al flusso e aiutarli a casa loro. Si ascoltino finalmente le voci dei tanti amministratori locali visibilmente preoccupati perché lasciati soli a gestire l’emergenza o quelle dei tanti operatori delle forze dell’ordine, che quotidianamente denunciano le carenze d’organico e l’estrema difficoltà a gestire nuove ondate”. (red)

(admaioramedia.it)

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