Erano già attesi lo scorso fine settimana, dopo che una nave inglese ne aveva salvato 3.000, ma sono stati dirottati provvisoriamente in Sicilia per dare il tempo alle prefetture delle altre regioni di organizzare l’accoglienza.
Ieri, intanto, la Prefettura di Cagliari ha pubblicato l’avviso per trovare nuove strutture per ospitare gli immigrati, che presto saranno destinati in Sardegna. Notizia confermata dalle dichiarazioni del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu (“Nel prossimo fine settimana verranno trasferiti in Sardegna altri 900 immigrati”), e del coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci (“Il Governo non può trasformare la Sardegna nel muro d’Europa sul Mediterraneo né in una nuova Lampedusa”).
Il problema è rappresentato dal sistema dell’accoglienza, che nell’Isola ha già mostrato le prime crepe, e le rivolte degli immigrati (Cagliari, Carbonia, Sassari) sono un’aggravante: “La Sardegna è impreparata a gestire nuovi arrivi – ha sottolineato Truzzu – Al di là del lodevole sforzo dei volontari e delle forze dell'ordine, non è pronta a questi nuovi trasferimenti e i diversi problemi nati dopo lo sbarco nell’isola dei primi 800 migranti ne sono testimonianza. Basti pensare alla gestione della protesta degli ospiti nel porto di Cagliari, quando è stato necessario svuotare la Questura del Capoluogo per garantire l’ordine pubblico.”
Un ulteriore arrivo che, per Cappellacci, “non è accettabile né dal punto di vista di solidarietà, perché si perpetua il sistema dei trafficanti di persone, né da quello di un’Isola che versa già in pesanti difficoltà e vede il Governo scaricare tutto sui sindaci, sui prefetti, sulle forze dell’ordine, sui volontari e soprattutto sulle comunità interessate”.
Secondo gli ultimi dati forniti del Ministero dell’Interno, la Sardegna sarebbe passata dal 2 al 3% di immigrati ospitati in rapporto alla popolazione, ma visti i previsti arrivi si tratta di un rapporto destinato a crescere: “E’ evidente che chi, come il presidente Pigliaru, tacciava l’opposizione di becere strumentalizzazioni e invitava ad osservare la cartina geografica, ora deve svegliarsi dal suo torpore – ha sottolineato Alessandra Zedda, consigliere regionale di forza Italia – La Sardegna non è preparata ad un incremento che, se dovesse proseguire questa tendenza, avrebbe conseguenze drammatiche sui territori”.
Infine, i consiglieri regionali del centrodestra hanno invitato il presidente Pigliaru “a non subire passivamente le decisioni imposte dal Governo, che vuole scaricare la propria incapacità sulla pelle dei Sardi”. (red)
(admaioramedia.it)
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