Consolidare il sistema di accoglienza di primo e secondo livello per far fronte in modo sempre più efficace ai crescenti flussi migratori, assicurando azioni coordinate e massima solidarietà. questo l’obiettivo del nuovo Piano regionale per l’immigrazione. Si tratta di un aggiornamento sotto il profilo tecnico e finanziario del piano del 2016, uno strumento di pianificazione interassessoriale per coniugare ed integrare le diverse politiche
“Il Piano aggiornato – ha spiegato l’assessore regionale degli Affari generali, Filippo Spanu – è in sintonia con l’intesa tra il Governo e l’Anci che ha regolato la distribuzione equilibrata e sostenibile dei richiedenti asilo e rifugiati tra le varie realtà locali. La Giunta Pigliaru intende migliorare e potenziare il sistema di accoglienza diffusa nei territori e, per questo, ha instaurato un rapporto di collaborazione con l’Anci nel supporto ai Comuni per la predisposizione delle proposte progettuali sui Bandi Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati”.
Quanto ai progetti Sprar, “80 comuni hanno presentato la domanda per partecipare ai bandi –ha sottolineato Angela Quaquero, delegata del Presidente alle questioni dell’immigrazione – Con lo Sprar facciamo un salto di qualità e passiamo a un’accoglienza micro-diffusa che non provoca squilibri nei territori e assicura ai migranti migliori opportunità di inserimento nel contesto sociale. Inoltre, la Regione svolge un ruolo significativo nell’accoglienza dei minori non accompagnati: attualmente le strutture dell’isola ospitano 800 minori e la Regione contribuisce con risorse proprie alla quota destinata ai Comuni che ospitano minori, sino a un massimo di 35 euro al giorno pro capite. Sono stati poi avviati progetti integrati di inclusione attiva per ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni ospiti in comunità residenziali”.
Il nuovo Piano prevede un percorso ben definito nei passaggi: dalla prima accoglienza alla tutela della salute dei richiedenti la protezione internazionale (comprendente le visite mediche di primo e secondo livello e l’assistenza sanitaria), fino all’integrazione e alla formazione dei migranti, anche tramite il rafforzamento della rete Sprar; vengono individuate alcune aree di inserimento lavorativo, come l’agricoltura sociale; il volontariato sociale (prestazione gratuita in settori di pubblica utilità) coi primi progetti attuati nelle aree urbane; soccorso e prima assistenza nel punto di sbarco e seconda accoglienza a lungo termine ed integrazione; aggiornamento formativo di gestori ed operatori dei centri di accoglienza e dei mediatori culturali; iniziative di approfondimento con un ciclo di incontri nelle scuole. Confermato il finanziamento di 2 milioni di euro per l’allestimento, nel porto canale di Cagliari, di un ‘hot spot’ per gli sbarchi, previsti numerosi questa estate. Infine, secondo la Giunta Pigliaru, è ancora da individuare la sede per il Centro permanente per i rimpatri (Cpr), anche se il ministro Minniti l’ha già indicata pubblicamente: l’ex carcere di Iglesias. (red)
(admaioramedia.it)