Mentre Pigliaru e Soru accoglievano personalmente al Porto canale di Cagliari gli 880 immigrati, che il Governo ha deciso di dirottare in Sardegna, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno chiesto in coro uno “stop all'invasione” e hanno lanciato un deciso "no alla Sardegna come nuova Lampedusa".
"Da mesi abbiamo lanciato l'allarme – ha commentato Alessandra Zedda, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale – Ma la Giunta regionale è assente o silente negli incontri romani in cui vengono prese le decisioni. Il Governo ha scelto la nostra Isola come nuova Lampedusa. Tutto questo accade in maniera strisciante e soprattutto lasciando i sindaci, le comunità e le forze dell'ordine a fronteggiare il frutto della distrazione colpevole dell'Unione europea e uno Stato che scarica ogni problema sulla Sardegna".
Posizione ribadita dal coordinatore regionale di FI, Ugo Cappellacci: “Ecco il 'dono' di Renzi alla Sardegna. Il premier scarica sulla nostra Isola la sua incapacità di farsi valere sul piano internazionale e soprattutto nei confronti dell'Unione europea. Dal Governo non arriva nessuna risposta e si accorge di noi solo quando deve scaricare gli effetti della sua incapacità. L'impressione è che il Governo abbia scelto la Sardegna come base per il flusso dei migranti in arrivo dal Mediterraneo. Tutto questo avviene con una Giunta che o diserta gli incontri con le Regioni o si appiattisce sulla linea Renzi. Pigliaru la smetta di scappare davanti alla responsabilità e alzi la voce nei confronti del Governo”.
Non è stato meno tenero con Governo nazionale e Giunta Pigliaru, Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia: "Renzi arriva nell’Isola, promette un miliardo per la Sardegna a settembre, ma intanto ci manda subito 880 immigrati da sostenere. Le condizioni di dura e perdurante crisi economica che schiacciano l’Isola non permettono di accettare questa nuova invasione. È assurdo che tutto avvenga nel silenzio succube del Governatore Pigliaru. Il lassismo, mascherato da buonismo, della Regione sta portando Roma a considerare la Sardegna una possibile base in cui portare gli immigrati, il cui flusso sarà sempre maggiore. Una sorta di confino, la nuova Lampedusa, in cui questi disperati siano mantenuti, isolati e non creino problemi al resto del Paese o dell’Europa che ha già detto più volte di non volerli. Questa gestione dell’immigrazione rischia di aggravare la crisi, economica prima e sociale poi, dell’Isola. Come possono i nostri Comuni gestire un flusso di persone così consistente e che si preannuncia essere solo all’inizio?”.
“Non si tiene conto dei problemi di ordine pubblico e di disagio ai cittadini che questa situazione sta creando nelle località in cui risiede e opera gran parte degli immigrati – ha aggiunto Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fdi – Non tutti riceveranno lo status di rifugiato politico, dopo le opportune verifiche, ma nonostante questo, resteranno nel territorio sardo come clandestini. Cosa faranno altri 400 disperati nella provincia di Cagliari? I parcheggiatori abusivi, i venditori di merce contraffatta o cos’altro?” (red)
(admaioramedia.it)