L’arrivo a Cagliari di altri 632 immigrati ha scatenato le opposte fazioni, con dichiarazioni ed accuse senza esclusione di colpi tra le forze politiche di maggioranza e di opposizione. E la promessa che, a breve, sul tema ci sarà un dibattito nell'Aula di via Roma.
Non si è sforzato troppo il senatore del Pd, Silvio Lai, che ha usato le parole del segretario della Cei Galantino: "Piazzisti da quattro soldi che pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse. Il fatto che l'Europa stia facendo meno di quello che é dovuto, rispetto agli Stati che stanno sul Mediterraneo come Italia, Grecia e Turchia, non giustifica lo squallore di chi anche in Sardegna cerca visibilità estiva, sulla pelle di chi fugge dalla guerra e dalla morte. Bene fa la Giunta Pigliaru a mantenere intatta la sua linea di accoglienza distinguendosi da quello che dicono e fanno le Regioni ricche guidate dal centrodestra. Dispiace che anche la destra sarda preferisca unirsi ad una deriva salviniana piuttosto che ispirarsi ai nostri valori e alle nostre tradizioni".
Contro le parole dell’assessore Paci è intervenuto il consigliere regionale Marcello Orrù: “Troppo facile accusare di razzismo latente chi osa criticare una gestione fallimentare del problema immigrazione da parte del Governo Renzi e della Giunta Pigliaru. Il Presidente non si nasconda, non faccia parlare solo il povero Paci di cui comprendiamo tutto l'imbarazzo e il nervosismo. Informi piuttosto i Sardi sui dettagli riguardanti le operazioni presenti e future legate agli sbarchi. La Sardegna ha diritto di sapere la verità”.
I dubbi sulla gestione dell’accoglienza sono stati evidenziati da Piergiorgio Massidda: “Negli ultimi mesi sono arrivati in Sardegna oltre 3.000 migranti, quasi mille solo stamattina – ha detto il Presidente di Cagliari Free Zone – Sarebbe giusto capire dove sono, come li stiamo trattando, quanto si spende per mantenerli e soprattutto se qualcuno ci sta speculando guadagnando oltre misura? In Sardegna ci sono tantissime associazioni che si occupano di accoglienza e solidarietà a cui dobbiamo esser tutti grati, ma c’è bisogno di maggiore trasparenza da parte delle istituzioni visti anche i recenti allarmi dell’Asce e di Don Ettore Cannavera che ha parlato chiaramente di speculazione e affari”.
Secondo Mauro Pili, deputato di Unidos, “l'obiettivo dello Stato non è l'accoglienza ma l'isolamento in Sardegna. Basti pensare che si stanno allestendo ben tre padiglioni della Fiera campionaria di Cagliari. Cento brande (o simili) per padiglione. Sostengono che gli eritrei che andranno alla Fiera devono ripartire a breve, resta da domandarsi cosa faranno gli altri. Forse vorranno restare in Sardegna? Una gestione dei profughi da parte dello stato irrazionale e senza logica. Con una regione di ciarlatani che parla di accoglienza e poi lascia allo sbando in piazza Matteotti a Cagliari centinaia di profughi”.
Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha scritto al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, per chiedere di sensibilizzare il presidente Pigliaru sulla necessità di riferire quanto prima in Consiglio: “Alla luce degli eventi più recenti, che rappresentano un elemento di novità rispetto all’accordo stipulato dalla Giunta nel 2014, appare opportuno che il Consiglio sia informato con la massima urgenza e che abbia la possibilità di assumere eventuali decisioni di competenza”. Ha, inoltre, respinto le accuse di razzismo: “Siamo convintamente ispirati ai valori dell’accoglienza e della solidarietà e non ci tiriamo indietro dai nostri doveri, non possiamo non indignarci e denunciare politicamente quando questi principi nei fatti vengono traditi e non vengono assicurate condizioni umanitarie. Quando un Governo tradisce gli impegni, insieme alla Regione scarica tutto sui Comuni e i primi a farne le spese sono proprio i migranti, chiunque abbia responsabilità pubbliche ha il dovere di attivarsi”.
Anche Ignazio Locci (Forza Italia) chiede al governatore Pigliaru una maggiore presenza sulla vicenda, soprattutto nei confronti di Roma: “È doveroso che il Presidente della Regione, nel pieno dell’emergenza migranti, abbia un sussulto di dignità e si imponga nei confronti di un Governo centrale che intende trasformare la Sardegna in una nuova terra di sbarco per le migliaia di disperati che fuggono da guerre, miseria, fame e disperazione. Della stucchevole retorica di facciata, condita di lessico della fratellanza con quella dose di pietas da parabola evangelica che non manca mai, non sappiamo che farcene. Nessuno si azzardi a scambiare la richiesta di delucidazioni con lacuna di sensibilità verso l’emergenza che imperversa oltre il Mediterraneo, nessuno osi colorare di cinismo il bisogno impellente di essere messi al corrente delle intenzioni di coloro che ci governano”.
Da Fratelli d’Italia arriva l’allarme sulla tenuta sociale: "Il centrosinistra non abbia paura di un fantomatico razzismo latente, tema piuttosto la gestione sconsiderata dell’emergenza immigrazione in Sardegna, col governo regionale che è stato incapace ad elaborare una strategia sul tema – ha sottolineato il consigliere regionale Paolo Truzzu – Raccogliendo il grido d'allarme di tanti sindaci e amministratori locali, avevamo denunciato che il problema non sarebbe stata l'accoglienza immediata, ma la gestione successiva degli immigrati. Non sono razzisti i tanti amministratori locali, molti eletti col centrosinistra, visibilmente preoccupati perché lasciati soli a gestire l'emergenza o i tanti operatori delle forze dell'ordine che quotidianamente denunciano le carenze d'organico e l'estrema difficoltà a gestire nuove ondate. Oppure i tanti Sardi che ogni giorno sono costretti ad abbandonare la propria terra in cerca di fortuna all'estero e che non hanno ricevuto dalla politica e dalle istituzioni locali la stessa sensibilità e lo stesso fraterno sostegno garantito ai nuovi arrivati. Sarebbe molto più serio e corretto dire che in Sardegna viviamo tempi che non ci consentono di ospitare nuovi disperati. Anche autorevoli rappresentanti del mondo della solidarietà hanno pubblicamente denunciato la cattiva gestione dei flussi di immigrati, sino a parlare più o meno apertamente di business dell’accoglienza”.
A sostegno dell’azione della Giunta regionale, si è schierato il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Pietro Cocco, annunciando un imminente dibattito in Consiglio regionale: “Sorprende osservare la totale indifferenza ed il freddo sarcasmo usato da autorevoli esponenti del centrodestra che contestano lo sforzo e l ‘azione umanitaria che sta compiendo la nostra Regione per accogliere e mitigare la sofferenza di migliaia di profughi, tra cui numerosissimi bambini soli, senza genitori e donne in attesa di partorire. Non intendiamo sottrarci a nessun tipo di discussione, il Consiglio sarà riconvocato a breve anche su questo argomento, però questo è il momento della solidarietà, e la Sardegna tramite la Giunta sta facendo la sua parte nel rispetto della millenaria tradizione della cultura della fraterna accoglienza e della mutua solidarietà nei confronti di chi soffre che da sempre ci ha contraddistinto, a differenza di altre regioni d’Italia del Nord che pur godendo di una maggiore stabilità economica hanno negato il proprio sostegno”. (red)
(admaioramedia.it)
12 Comments
Roberto Pani
soldi freschi per le coop e vaiiiii
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