Il ritardo nella verifica dello spoglio elettorale, che rinvia la proclamazione degli eletti e la formazione della nuova Giunta regionale, sta cominciando a determinare qualche problema all’azione amministrativa della Regione, soprattutto nell’avvio della discontinuità promessa in campagna elettorale dal presidente Solinas.
Infatti, mentre prosegue il conteggio (nel sito istituzionale della Regione le sezioni scrutinate risultano 1.833 su 1840 per il presidente e 1.825 per le liste), negli uffici regionali si prosegue ad assegnare finanziamenti per avvisi pubblicati, in tutta fretta, qualche giorno prima delle elezioni (esattamente il 7 febbraio), con scadenza a fine mese (28 febbraio), ma sopratutto con nomina della commissione di valutazione (addirittura due volte, per una rinuncia all’incarico causa incompatibilità), con approvazione dei progetti e realizzazione graduatoria a tempo di record: appena 6 giorni lavorativi.
Un’inaspettata efficienza della macchina burocratica regionale, che in questi giorni non si è concessa tregua: mercoledì 20 febbraio, ad appena quattro giorni dall’apertura delle urne, l’Assessorato del Bilancio ha indetto una selezione per un consulente, che peraltro si dovrebbe occupare di temi sovrapponibili a quelli dell’Ase (Agenzia sarda delle entrate); lunedì 25 febbraio, ad urne chiuse, l’Assessorato del Personale ha indetto una selezione per la mobilità esterna di un dirigente; venerdì 1° marzo la nomina della commissione esaminatrice del corso-concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 20 dirigenti regionali, sempre ad opera dell’Assessorato del Personale.
Questa volta è il turno dell’Assessorato del Lavoro che ha dato il via libera (con relativo finanziamento) ad undici progetti di integrazione degli immigrati non comunitari, come previsto nel “Piano immigrazione 2019”, approvato a gennaio. Proprio, durante la campagna elettorale (ad appena quattro giorni dal voto, mercoledì 20 febbraio), perciò in rigoroso silenzio mediatico, lo stesso Assessorato aveva integrato le risorse dell’avviso “Cumentzu” per il“rafforzamento delle competenze e l’inclusione attiva”, con un ulteriore stanziamento (finanziato coi fondi europei del Fondo sociale) di 1 milione 463mila euro, utile a finanziare altri sei progetti destinati alle“vittime di violenza, di tratta e grave sfruttamento, ai minori stranieri non accompagnati prossimi alla maggiore età, ai beneficiari di protezione internazionale ed umanitaria e alle persone a rischio di discriminazione”.
Questa volta, la cifra è inferiore, ma non si tratta di fondi europei e sono stati programmati per il biennio 2019-20, impegnando, quindi, anche la nuova Giunta regionale: 400mila euro, suddivisi equamente nelle due annualità, con l’obiettivo di attuare “azioni mirate di sostegno, integrazione sociale e scolastica, educativa e di scambio culturale, tra culture di origini differenti”. I progetti valutati positivamente (venti sono stati respinti) sono stati presentati da Arcoiris, Anolf, cooperativa “Il Sicomoro”, cooperativa “Si può fare”, associazione “Studio L&P”, cooperativa “Aman”, Vivere insieme, associazione “Ut unum sint”, cooperativa “Il Sole”, associazione “Vides auxilium” e associazione “Alisso”.
Fabio Meloni
(sardegna.admaioramedia.it)