La gestione dell’immigrazione continua a far discutere ed ogni giorno c’è un nuovo fatto di cronaca, un comune in più che si ribella e fioccano le nuove soluzioni governative. E’ di ieri la rissa a suon di coltellate tra algerini ospitati in una struttura di accoglienza in via Sa Narba ad Elmas. Bilancio del litigio per motivi legati ai biscotti della colazione: due feriti e due arresti. Intanto, non si spengono le polemiche sull’episodio di Burcei, dove un’immobile destinato all’accoglienza è stato danneggiato, poi il dibattito pubblico a Suni, le minacce di dimissioni di qualche amministratore locale e le perplessità che arrivano da tanti comuni e dall’Anci Sardegna.
Da Roma, invece, arriva l’eco dell’accordo tra il presidente nazionale Anci, Piero Fassino, ed il ministro dell’Interno Alfano per la redistribuzione degli immigrati in tutti i comuni italiani: 2/3 immigrati ogni 1.000 abitanti ed agevolazioni per gli enti locali più disponibili ad accogliere. Accordo che è piaciuto alla Regione: “Noi la chiamiamo micro accoglienza diffusa – ha detto Angela Quaquero, delegata del presidente Pigliaru per le questioni relative all’immigrazione – Già da tempo l’idea su cui abbiamo impostato la strategia regionale. I comuni devono essere i protagonisti dell’accoglienza, in base alla sensibilità delle comunità e alle possibilità che concretamente esistono per organizzare al meglio la seconda accoglienza. Una prassi che è particolarmente adatta alla situazione demografica e strutturale sarda”. Tanto favorevole da far tornare al centro delle valutazioni la visione positiva dell’accoglienza e da spingersi a dire che “molti sindaci concordano sul fatto che l’inserimento di piccoli gruppi di migranti nelle proprie comunità costituisca una risorsa”.
Il prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, preoccupata dalla piega che sta prendendo la situazione, ha avuto un incontro con gli amministratori di Elmas ed ha annunciato la prossima riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, al quale parteciperanno le forze di polizia, il Presidente della Regione ed il Sindaco di Cagliari, che si terrà venerdì 9 settembre per esaminare “gli aspetti sull’intensificazione dell’arrivo di migranti in Sardegna, compresi gli eventuali riflessi prodotti dal fenomeno in questione sull’ordine e la sicurezza pubblica del territorio”.
Il piano del Governo, invece, non è piaciuto ad Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia, seppure convinto che serva una nuova strategia per l’accoglienza in Sardegna: “Creerà ulteriori problemi, alimentando il business, senza garantire adeguate misure per l’inserimento dei profughi nella comunità. La nostra terra ha il dovere morale di dare sostegno, perché appartiene alla nostra cultura ed è un principio al quale non possiamo e non dobbiamo rinunciare. Ma quanti di questi sono realmente profughi? Occorre che il Governo si attivi per accelerare le procedure di riconoscimento, dando il giusto peso al problema. La Regione sta prendendo sottogamba la questione migranti, abbandonando i Comuni. Perché il presidente Pigliaru non cura il problema personalmente, anziché delegare la psicologa Quaquero? Perché deve essere un tecnico militante del Pd a occuparsene? E poi, in che modo pensano di garantire l’inclusione post accoglienza: casa-scuola-lavoro. Con quali strumenti? Nel piano tutto appare fumoso”.
Al fianco di quella parte di opinione pubblica che protesta si è schierato Franco Maccari, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp: “Manifestazioni di un’insofferenza incontrollabile generata dalla cattiva gestione di un fenomeno epocale come l’immigrazione di massa. Un fenomeno le cui gravissime problematiche sono state lasciate sulle sole spalle di forze dell’ordine e dei cittadini. Lo diciamo da mesi che tutto questo avrebbe creato gravi problemi di ordine e sicurezza, nell’indifferenza e col menefreghismo di politici. Intanto noi, oltre a dover gestire flussi migratori di portata insostenibile per il Paese, dobbiamo adesso anche perseguire i cittadini che, certamente sbagliando, si lasciano andare a manifestazioni di intolleranza e insofferenza che finiscono per sfociare nell’illegalità. E’ molto grave, è come se alcuni di loro fossero istigati a delinquere. La Sardegna è stata già pesantemente gravata dal problema immigrazione e gli ulteriori sbarchi di questi giorni di migliaia di persone, con il conseguente innalzamento delle quote per territorio dei migranti da accogliere, sta scatenando la rabbia di cittadini provati oltre la loro resistenza”.
Anche Fratelli d’Italia si scaglia contro quelli che ritiene i responsabili del clima di insofferenza tra sardi ed immigrati: “Le politiche fallimentari del Pd e di tutto il centrosinistra, nazionale e regionale – hanno detto Salvatore Deidda e Paolo Truzzu, portavoce e consigliere regionale – In molte fasce della popolazione la pazienza è finita e davanti a questi arrivi senza fine di immigrati non deve stupire quanto accaduto a Burcei e quanto sta accadendo in molti comuni. Chiediamo subito il rimpatrio degli stranieri che non hanno diritto d’asilo e dei troppi detenuti stranieri che affollano le nostre carceri. Alle criticità del sistema, gli esponenti del Pd e la Cgil rispondono che è un’opportunità ripopolare i piccoli comuni con gli stessi immigrati. Nel frattempo, la Regione, governata dal centrosinistra, taglia indiscriminatamente servizi, scuole, servizi sanitari, sino a programmare addirittura di chiudere gli stessi Municipi”.
“Questa cattiva gestione dell’emergenza – hanno ribadito i due esponenti di FdI – sta portando a gravi inutili tensioni, alla fine della pace sociale, quando bisognerebbe pretendere che siano accolti solo i veri profughi di guerra e rimpatriare tutti gli altri, la stragrande maggioranza. Non possiamo, né dobbiamo mantenere a spese dei contribuenti i clandestini che sempre più spesso vediamo protagonisti di episodi criminali e del degrado di intere aeree delle nostre città e paesi. Non c’è pace senza giustizia, né tolleranza senza rispetto delle leggi. Il razzismo è contro i sardi, vittime della sinistra ipocrisia della classe politica che governa la Sardegna”. (red)
(admaioramedia.it)
10 Comments
Marina Puddu
PIGLIARU PORTATELI A CASA TUA…
Mariagrazia Loi
La nostra pazienza è finita , ora ci ribelliamo noi con i sindaci, basta , non li vogliamo, perché c’è li volete imporre a tutti i costi , andate a quel paese !
Pierina Soddu
un casino infinito…poveri noi…
Giancarlo Genky Mascia
#RibellioneSubito
webnauta59
RT @admaioramedia: Cresce rabbia e insofferenza per gestione arrivi immigrati. Regione approva ‘micro accoglienza diffusa’ https://t.co/SDS…
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