Qualcuno insiste nel dire che i reati non sono in aumento e soprattutto che non bisogna preoccuparsi, però i tredici algerini arrestati in 24 ore a Cagliari per furti, scippi e violenza sessuale, dopo lo sbarco di circa 150 clandestini nella notte di sabato scorso nelle coste del Sulcis, rappresentano un segnale inquietante per i cittadini, che, nonostante le parole di alcune Istituzioni, si sentono poco rassicurati.
“I recenti fatti di cronaca dimostrano come l’arrivo di numerosi clandestini dall’Algeria rappresenti una minaccia per l’ordine pubblico e la sicurezza nelle nostre città”, ha commentato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia.
“Gli arrivi dall’Algeria – ha aggiunto l’Esponente azzurro – hanno assunto un carattere di sistematicità e sono diventati una sorta di ‘servizio di linea’, l’unica continuità territoriale realizzata nei tre anni di Renzi e Pigliaru. L’ipotesi di una ‘nave madre’ usata per far avvicinare i barchini alle nostre coste, denunciata dalla testata on line Ad Maiora Media, è un fatto gravissimo che richiede un intervento immediato da parte del Governo nazionale. Chiediamo allo Stato italiano di controllare i confini e di interrompere, anche con l’uso della forza, che la nostra terra diventi una grande ostello per irregolari e un’area in cui si chiude un occhio su fenomeni che sono davanti a tutti. Ringraziamo le Forze dell’Ordine per l’opera che compiono ogni giorno nel presidio del territorio, ma non possono essere loro a colmare le omissioni della politica nazionale e regionale. Al presidente ‘surgelato’ Renzi e al mai scongelato Pigliaru chiediamo di intervenire affinché cessi subito l’arrivo dei barchini”.
Anche per Fratelli d’Italia, “il fenomeno è stato sottovalutato ed ancora oggi non ci si rende conto di quanto accade nelle strade di Cagliari”. “Sono mesi che denunciamo come la città sia diventata capitale dell’illegalità – ha sottolineato Salvatore Deidda, portavoce regionale – Oramai il quartiere Marina, via Roma, piazza Amendola, la zona del Porto, piazza Matteoti e piazza del Carmine sono il luogo di ritrovo di decine di immigrati di ogni nazionalità. A Cagliari c’è ed è diffusa oramai una sensazione di insicurezza ed è questa la maggiore colpa delle Istituzioni: non aver agito in tempo con l’ipocrita convinzione della politica dell’accoglienza e oggi continuare ad affermare che nella nostra città non c‘è alcun allarme. Cagliari era una città vivibile e tranquilla”.
Il consigliere comunale del partito, Alessio Mereu, ha recentemente proposto un ordine del giorno approvato, approvato all’unanimità, per un sistema di videosorveglianza cittadino: “Il Comune dia seguito immediato alla decisione dell’Assemblea cittadina – ha chiesto Deidda – Inoltre, gli stranieri criminali devono essere espulsi ed accompagnati alla frontiera, non lasciati liberi di circolare impunemente sul nostro territorio. Basta accattonaggio, basta venditori o parcheggiatori abusivi. A Cagliari va ripristinata la legge. Non c’è e non ci sarà integrazione senza legalità”. (red)
(admaioramedia.it)