Arrivare a stupirsi dell’ovvio, del naturale decorso degli eventi, fa sempre uno strano effetto.
Uno di questi ha dato vita alle incredibili conseguenze dell’azione congiunta, portata avanti dalla fondazione Nurnet e dal gruppo facebook Archeologia della Sardegna, assieme a un gruppo di privati cittadini, che hanno deciso di riportare 4 bronzetti nuragici a casa.
Un gesto che ha fatto gioire mezza Sardegna perché inaspettato, unico e venuto dai cittadini senza scopi propagandistici. Ma allora cosa c’è di ovvio in quest’azione? Di ovvio c’è il fatto che, finalmente, tanti focolai si stanno convogliando verso un senso comune di appartenenza alla Storia di una Terra straordinaria, dotata di un patrimonio archeologico unico e identitario come quello nuragico, e si è capito che solo uniti l’arte oratoria può diventare azione. Si è capito inoltre che è un dovere morale del cittadino compiere gesti spontanei a favore della propria comunità. Era la naturale conseguenza di un popolo, quello Sardo, che per troppo tempo è stato a guardare che qualcosa piovesse dall’alto, mentre le sue ricchezze erano sopra i suoi piedi, a un palmo dal proprio naso.
I 4 bronzetti rappresentano tutto questo: liberi cittadini che hanno deciso che quella dell’essere divisi e lamentarsi sempre non era la strada corretta da percorrere. Hanno capito che c’era bisogno di fare e di condividere per attuare una strategia comune per il risveglio delle coscienze, e che questo doveva venire dal basso. Una volta superato questo scoglio che sembrava insormontabile, ma in realtà era poco più alto di un metro, gli eventi hanno fatto sì che venisse consegnata al mondo una pagina di storia della Sardegna.
Per prima cosa abbiamo perorato l’azione di una giovane studentessa sarda, Federica Calvia, che ha promosso una raccolta firme online per tentare l’annullamento della vendita all’asta. Quindi, quando abbiamo intuito che tutto si sarebbe concluso con un nulla di fatto, in silenzio, abbiamo deciso di unire tutte le forze al momento disponibili. Sempre lavorando sotto traccia perché non volevamo creare aspettative né che l’azione venisse strumentalizzata, il gruppo Archeologia della Sardegna si è reso disponibile per una partecipazione congiunta. Questa è sicuramente l’altra notizia positiva: la reciproca fiducia, l’affidamento delle risorse economiche alla fondazione senza garanzie in cambio, la cooperazione disinteressata. Sembrano cose scontate ma sappiamo tutti che non lo sono. L’obiettivo della partecipazione all’asta era quello di riportare simbolicamente a casa uno dei bronzetti che potesse diventare il simbolo di rivalsa nei confronti di troppi disinteressi e di una parte di storia sempre negata, auspicando che ciò si traduca presto in interventi istituzionali in materia. Come è andata a finire lo sapete tutti!
Oggi gioiamo tutti assieme per essere riusciti a riportare a casa 4 pezzi della nostra storia: 4 bronzetti che vorremmo diventassero il simbolo del risveglio delle coscienze, sia dei privati cittadini che delle Istituzioni.
Ringraziamo Ad Maiora Media per lo spazio concesso e tutti coloro che hanno reso possibile questo gesto: Federica Calvia, i nostri partner del gruppo facebook Archeologia della Sardegna, ma un grande grazie va alle tante migliaia di persone che, in differenti modi, hanno voluto dimostrarci tutto il loro consenso per ciò che è stato fatto. Mai come in questo momento l’augurio migliore è AD MAIORA!
Nicola Manca – Presidente Fondazione Nurnet la rete dei nuraghi
(admaioramedia.it)
9 Comments
Salvatore Ignazio Lallai
Salvatore Ignazio Lallai liked this on Facebook.
Elisabetta Piga
Elisabetta Piga liked this on Facebook.
Anna Lucia Puddu
Anna Lucia Puddu liked this on Facebook.
Carmela Deiana
Carmela Deiana liked this on Facebook.
Maria Lucia Andria
Maria Lucia Andria liked this on Facebook.
Federica Calvia
Federica Calvia liked this on Facebook.
Alberto Musa Farris
Alberto Musa Farris liked this on Facebook.
Simonetta Lai
Simonetta Lai liked this on Facebook.
Luisa Saiu
Luisa Saiu liked this on Facebook.