A Natale siamo tutti più buoni, almeno così si dice, e allora quale migliore occasione per chiedere, nella più classica delle letterine, tanti regali che rendano migliore la nostra Isola.
Caro Babbo Natale, tu che puoi arrivare in Sardegna comodamente a bordo della tua slitta, senza passare da navi carretta, voli all’alba e biglietti a 500 euro nei periodi di festa, sempre che li trovi pure pagando quel prezzo; che puoi attraversarla senza utilizzare finti treni super veloci che ci mettono cinque ore per fare 350 chilometri con tanto di cambio, magari sfrecciando su una delle due ‘superstrade statali’ ancora in fase di completamento dopo 50 anni, se mai riuscissi ad arrivare, ti chiediamo umilmente e sommessamente, come usano fare i nostri politici quando vanno a dialogare a Roma con i governi amici, solo qualche regalo utile e non tanto materiale.
Perche’ alla fine, in Sardegna siamo più nobili che venali. Ci accontentiamo. Qualche buon libro qua e là, ad esempio “Il comunistometro” da regalare a Michela Murgia, in abbinata ad una macchina del tempo per riportarla nel 2018. Qualche parcheggio per disabili in più e qualche pista ciclabile in meno, qualche ciclista per riempire le piste ciclabili, qualche strada a quattro corsie in più e qualche corsia preferenziale in meno. Portaci qualche politico che risponda alle necessità reali della Sardegna (lavoro, trasporti, sanità, turismo) e che non farnetichi di ‘massimi sistemi’ lontani dagli occhi, dal cuore e dai portafogli, che nulla o poco portano, e di cui nulla o poco importa.
Il Conte
(admaioramedia.it)
One Comment
Nicola Silenti
Babbo Natale porta i regali non credo faccia i miracoli.