Il fermento che anima i partiti a pochi mesi dalle elezioni regionali va di pari passo con le diatribe interne che animano, o meglio lacerano, le forze politiche in campo. Se la sinistra piange, nel cercare di affidarsi al ‘Massimo sindaco’, centrodestra e grillini, che visti i sondaggi dovrebbero essere quantomeno felici, certamente non ridono, essendo ancora dilaniati al loro interno dalla ricerca di un nome valido per la Presidenza.
In casa grillina, dopo il passo indietro-di lato dell’ex sindaco di Assemini, Mario Puddu, sono iniziate le guerre intestine tra fazioni, che ormai si addicono più ad un partito vecchio stampo che non ad un movimento che guarda al futuro, con la sponda sassarese a spingere per un candidato espressione del territorio, in prima fila Maurilio Murru, ex candidato Sindaco ed attuale capogruppo del Movimento 5Stelle al Comune di Sassari. Tra i big pentastellati l’idea di una nuova tornata di ‘regionarie’ era stata parcheggiata da subito, ma ufficialmente si è lasciato spazio agli scenari più disparati e al classico calderone del toto nomi che ha visto alternarsi candidati di Sassari, Carbonia, Assemini e Porto Torres.
In realtà, il nome che sta prendendo quota nell’ombra, e che anche a Roma stanno tenendo in serissima considerazione, tanto che, a meno di clamorosi retrofront dell’ultimo momento, dovrebbe essere annunciato nei prossimi giorni, è quello del docente universitario cagliaritano Luca Piras, secondo alle ‘regionarie’ dello scorso agosto con 464 preferenze, quelle vinte da Puddu con 1.804 voti. Seppure, negli ultimi giorni, a scombinare questi piani sia spuntato Francesco Desogus, considerato in quota Emanuela Corda, deputato Cinquestelle di Cagliari, che si è messo in mostra in occasione della polemica sulla ‘pensione integrativa’ dei consiglieri regionali. Il funzionario della Città metropolitana di Cagliari, sconfitto alle recenti ‘parlamentarie’, ha esplicitamente manifestato il suo interesse alla nomina nel suo profilo Facebook: “Se verranno confermate le stesse regole per proporsi” lui ci sarà.
La sinistra, che vuole affidarsi a tutti i costi al sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, convinta di recuperare quasi dieci punti percentuali di distacco dagli avversari dopo aver governato in questi cinque anni con la Giunta Pigliaru, è alle prese con le smanie di Soru, che vorrebbe prendersi la rivincita dalla sconfitta mai dimenticata del 2009 e ricandidarsi a tutti i costi, e di Maninchedda, che conterebbe, pure lui come Zedda, sull’appoggio di 200 sindaci sardi. Il problema – visto che la Sardegna ha 377 comuni, che ovviamente non sono tutti schierati con il duo ‘edda’ – è affidato al pallottoliere, oltre che alla percezione della realtà. Senza contare che la spinta degli ‘amici sindaci’ al ‘Massimo collega cagliaritano’ somiglia tanto a quelle famose promozioni punitive, visto che tutti sanno benissimo che il tentativo di scalata alla Regione andrà a vuoto. Il sacrificio, comunque, verrà ampiamente ripagato con una possibile candidatura blindata a Roma per il prossimo giro di valzer in Parlamento.
Il Conte
(admaioramedia.it)
One Comment
Mauro Linisi
Ma avete idea di chi è Desogus??????