E’ stato siglato il progetto di programmazione territoriale “Monte Acuto-Riviera di Gallura, territori di eccellenza della Sardegna”, finanziato con 30 milioni di euro, per realizzare una sinergia fra costa ed interno per potenziare l’offerta turistica, valorizzare le risorse culturali e ambientali, rivitalizzare il tessuto economico e imprenditoriale locale, migliorare la qualità della vita e il benessere delle persone attraverso i servizi. Il progetto riguarda due Unioni (Monte Acuto e Riviera di Gallura) che contano 10 comuni: Alà dei Sardi, Berchidda, Buddusò, Monti, Oschiri, Padru, Budoni, Loiri Porto San Paolo, San Teodoro, Golfo Aranci e 32.400 abitanti.
“Ho apprezzato molto che le due Unioni di Comuni si siano messe insieme – ha detto l’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci – L’interno e la costa, perché questo è il futuro della Sardegna: saldare il turismo e l’ambiente alla nostra cultura, all’agroalimentare, all’artigianato, a tutto ciò che l’interno può offrire come valore aggiunto in termini di identità e tradizione. Legare questo valore ai flussi turistici è importante perché dà possibilità di crescita, dunque di ricchezza e occupazione. E’ importante il fatto che amministratori di diversa appartenenza politica si siano alleati per il bene dei territori e dei cittadini, che è l’unica cosa che conta per creare sviluppo. Di questa alleanza fa parte la Regione, che non è un contraltare dei Comuni ma un forte alleato, perché solo unire le forze può garantire risultati vincenti”.
Il finanziamento è articolato con 15 milioni e mezzo più 2 milioni per le zone umide e 250mila euro di risorse della Conferenza episcopale sarda, come previsto dal protocollo d’intesa per la valorizzazione degli edifici di culto con particolare valore storico e culturale, ed interventi già valorizzati nell’ambito di altre politiche, oltre 12 milioni di euro che vengono messi a sistema. Il Progetto di sviluppo territoriale mira a migliorare l’attrattività e la competitività del territorio attraverso lo sviluppo di un sistema turistico integrato. È organizzato in sei azioni: valorizzazione turistica delle risorse culturali e ambientali (percorsi naturalistici, attrattori archeologici, valorizzazione dei luoghi di fede); valorizzazione delle risorse turistiche ambientali (riqualificazione delle zone costiere, umide e lagunari); competitività delle imprese (incentivi per le imprese che investono in turismo e produzioni tipiche); miglioramento dei servizi essenziali per il territorio (investimenti su scuola e capitale umano, infrastrutture); qualità della vita e benessere della persona, con particolare attenzione a disabili e anziani; governance territoriale, con un unico responsabile per la realizzazione degli interventi.
Si tratta del nono progetto, con un finanziamento totale di 130 milioni di euro che ha coinvolto 14 Unioni e 110 Comuni. Altri 11 progetti sono avviati o in fase di co-progettazione (16 Unioni e 139 Comuni coinvolti), 5 in fase di avvio (5 Unioni e 35 Comuni coinvolti): complessivamente 25 progetti con 35 Unioni, 284 Comuni e 950mila cittadini coinvolti, cioè il 90% dei 293 Comuni sardi che hanno i requisiti per partecipare alla programmazione territoriale. Oltre il 70% degli interventi vede già realizzate le gare di progettazione esecutiva. In Alta Gallura e Parte Montis alcuni interventi sono stati già appaltati e aggiudicati i lavori.
“Questa Programmazione territoriale sta funzionando perché c’è una partecipazione diretta delle comunità, certamente dei sindaci che hanno un ruolo principale ma anche tutto il partenariato economico e sociale – ha aggiunto Paci – Abbiamo i bandi territorializzati per le imprese, quindi anche tutto il tessuto economico partecipa, e sono bandi mirati, che vanno sulle produzioni che il territorio ha scelto. I tempi sono rapidi, i percorsi avviati si concludono, non ci sono promesse irrealizzabili e ogni euro promesso con la mia firma arriverà effettivamente sul territorio”. (red)
(admaioramedia.it)