Alcuni, dopo il licenziamento dagli enti di appartenenza, stanno per terminare il periodo di tutela garantito dagli ammortizzatori sociali, perciò rischiano di restare sia senza lavoro che senza reddito: è il problema che riguarda i 102 lavoratori della formazione professionale, che dopo cinque mesi di incertezze non intravedono una soluzione in un comparto da anni in crisi.
“E’ paradossale che la Giunta regionale prima promuove e si adopera per fare approvare una norma in Consiglio, poi quando l’Assemblea regionale la trasforma in legge l’Esecutivo ne ritarda l’attuazione – ha commentato Gavino Carta, segretario generale della Cisl – Oltre 4 mesi fa, infatti, l’Assemblea regionale con la legge di stabilità 2018 ha messo riparo a un grave errore dell’Assessorato del Lavoro che nel 2014 aveva ingiustamente escluso 102 docenti e amministrativi, aventi diritto, del settore Formazione professionale dall’inserimento nella lista speciale per la ricollocazione”.
Un diritto riconosciuto dal Tar Sardegna che, con alcune sentenze, ha annullato gli effetti delle determinazioni prese dalla Giunta regionale nel 2014 ed il Consiglio, per sanare l’errore aveva approvato una norma apposita per ripristinare il diritto dei 102 lavoratori a far parte della lista speciale.
“Abbiamo richiesto più volte un intervento urgente del Presidente che degli assessori competenti – ha aggiunto Carta – ma sino ad oggi non è stata ancora data attuazione operativa alla norma”. (red)
(admaioramedia.it)