Lo scorso 31 marzo, l’Amministratore straordinario della Provincia del Sud Sardegna, Mario Mossa, non aveva approvato il bilancio di previsione 2018 e nei giorni scorsi il Progetto di bilancio 2018/20 ha avuto il parere negativo del Collegio dei revisori de conti.
Preoccupati dalla situazione anomala, i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa Ral hanno dichiarato lo stato di agitazione dei dipendenti: “A poco meno di due anni dal riassetto degli Enti locali e dalla nascita della Provincia Sud Sardegna – hanno scritto i sindacalisti – assistiamo impotenti alla triste cronaca di una morte annunciata. Privato delle risorse e del personale necessario, scippato delle prerogative elettive e governato, negli ultimi sei anni, da amministratori straordinari non investiti di un mandato popolare, quanto espressone della politica regionale. Che non hanno attuato alcun progetto funzionale alla riorganizzazione dell’Ente, destinandolo ad una lenta asfissia finanziaria che ne decretera’ il prossimo dissesto”.
Le immagini più rappresentative dell’abbandono dell’Ente sono le strade piene di buche, tanto da essersi trasformate in percorsi ad ostacoli, se non trappole rischiose per gli automobilisti, le scuole, senza adeguata manutenzione, oppure la mancanza di interventi in campo ambientale e la cronaca degli ultimi tempi racconta gravi e luttuose situazioni dovute al dissesto idrogeologico. Secondo i sindacati, la Provincia del Sud Sardegna rischia il dissesto finanziario: “Un fallimento annunciato – hanno scritto i rappresentanti di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa Ral – Ci preoccupa il silenzio della Regione e ci chiediamo se sia il frutto di un nanon conoscenza della situazione o peggio costituisca acquiescenza all’operato dei ‘suoi ‘ amministratori”. (red)
(admaioramedia.it)