ENTI LOCALI, Locci (FI): “Ganau faccia il presidente del Consiglio regionale ‘super partes’ e non influenzi il dibattito”

19 Settembre 2015

La riforma degli Enti locali, proposta dall’assessore Erriu, ha creato scompiglio all’interno della maggioranza, dove ognuno rappresenta sopratutto il proprio ‘campanile’ e non si trova un’intesa per definire enti e territori. In particolare, è al nord, con riferimento all'ipotizzata Provincia o Area metropolitana di Sassari, che si annotano le maggiori agitazioni, con il presidente del Consiglio regionale, il sassarese Gianfranco Ganau, considerato a volte ‘pontiere’, a volte ‘caporivolta’. L’approvazione della riforma della Giunta Pigliaru deve arrivare necessariamente entro la fine di ottobre, pena una consistente sanzione pecuniaria alla Regione.

Proprio il ruolo del numero uno dell’Assemblea di via Roma non piace ad Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia: “Sarebbe opportuno che il presidente Ganau ritornasse a fare il presidente della massima assemblea dei sardi, anziché lasciarsi andare a sortite capaci di influenzare il dibattito, quasi fosse un lobbista degli interessi sassaresi. Il ruolo del Presidente impone un impegno ‘super partes’, al di là dell'appartenenza politica e della provenienza geografica. E certamente non contempla la ‘discesa’ del controllore tra i banchi del Consiglio. Perché è questo che Ganau starebbe facendo nell'ambito della riforma degli Enti locali, tra aree metropolitane, unioni dei comuni e timori sulla possibile penalizzazione del nord Sardegna”.

“Nella speranza che tutti rientrino nei propri ruoli – ha aggiunto Locci – è doveroso puntare a una riforma che sappia realmente suddividere i territori nel miglior modo possibile, facendo in modo che la redistribuzione delle competenze sia capace di far funzionare una volta per tutte la macchina amministrativa. Nuovi organismi posti al servizio del cittadino per semplificare i rapporti con le istituzioni, e non per peggiorarli. In quest'ottica, la maggioranza non può privarsi del contributo fornito dalle opposizioni, sempre disponibili a dare un apporto a una discussione che rischia di rimanere incagliata tra i malumori interni alla maggioranza”. (red)